A La Briglia, una dei territori più devastati dall’alluvione del 2 novembre scorso, quando piove torna la paura degli allagamenti e dei disastri che l’acqua può fare. In modo particolare in via Val di Bisenzio che oltre ad essere molto vicina al Rio Secco, dove sei mesi fa si è anche verificata una frana, esiste un solo tombino che non è in grado di contenere le piogge, soprattutto le bombe d’acqua. Inoltre le numerose asfaltature hanno innalzato il livello della strada rispetto a quello delle case creando così un effetto imbuto. “I primi di novembre – spiega una lettrice di Notizie di Prato – l’allora sindaco Primo Bosi con del personale tecnico ha fatto un sopralluogo e ha assicurato che il tombino sarebbe stato allargato in modo da far defluire correttamente l’acqua. Ad oggi nulla di quanto promesso è stato realizzato e ogni volta che piove dobbiamo mettere i sacchi di sabbia davanti alla porta. Con questo incubo non possiamo neppure eseguire i lavori interni per sistemare i danni di novembre” . I residenti si sono rivolti a Comune, Provincia, Anas e Regione, ma ad oggi aspettano una risposta.
“Nei prossimi giorni – ha annunciato la sindaca Francesca Vivarelli- faremo un sopralluogo proprio per capire il tipo di intervento che bisogna programmare. E’ fondamentale che ci siano i residenti in modo da affrontare il problema da tutti i punti di vista”.
Alla Briglia torna la paura allagamenti: niente lavori al Rio Secco e un solo tombino in via Val di Bisenzio. La protesta di una residente
Criticità soprattutto in via Val di Bisenzio, davanti alle case ancora i sacchi di sabbia. La sindca Vivarelli ha programmato un sopralluogo
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Edizioni locali: Val di Bisenzio