Un altro intervento chirurgico con tecnica altamente delicata ed innovativa è stato eseguito in questi giorni all’ospedale di Prato in un paziente di 64 anni affetto da tumore all’esofago cervicale e ipofaringe. L’uomo è stato dimesso dopo due settimane di ricovero ed è in recupero post operatorio al proprio domicilio. Grazie alla collaborazione tra le strutture operative complesse di Otorinolangoiatria, diretta dal dottor Antonio Sarno e di chirurgia generale, diretta dal dottor Stefano Cantafio, è stata eseguita l’asportazione del tumore, la ricostruzione esofago-faringea cervicale con un autotrapianto rivascolarizzato di ansa digiunale. Grazie all’ausilio di una protesi fonatoria, il paziente, dopo la dimissione, è tornato ad avere tutte le funzioni ristabilite: dalla respirazione, all’alimentazione fino al recupero della voce.
“L’intervento – ha affermato il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche Stefano Michelagnoli– è altamente delicato ed eseguito in Toscana unicamente al Santo Stefano. La tecnica eseguita più volte dall’équipe combinata dei dottori Sarno e Cantafio, in Italia viene svolta estremamente di rado in soli altri tre centri. Il percorso chirurgico e assitenziale, ben strutturato, richiede un ricovero comunque breve per l’entità dell’intervento e della patologia e il paziente, che spesso viene da fuori area e fuori regione, viene dimesso già riabilitato nelle sue funzioni”.
“L’attività chirurgica dell’ospedale S.Stefano – evidenzia la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio – è rilevante sia in termini di volumi che di tipologia di casistica e comprende anche interventi estremamente complessi, che richiedono elevato expertise e la capacità di integrare diverse discipline e professioni. Tutto questo consente di offrire ai pazienti le cure e le prospettive di vita migliori”.