Al Pretorio tre incontri dedicati ai protagonisti del Risorgimento pratese

Tre appuntamenti per ripercorrere la storia, la memoria, i documenti e i tesori conservati all’interno del museo. A partire da venerdì 20 settembre, alle 17 all’interno del Museo di Palazzo Pretorio, si terrà il primo incontro del ciclo intitolato “Il risorgimento a Prato” dedicato all’epopea risorgimentale e ai pratesi che ne furono protagonisti. Gli eventi sono stati organizzati in collaborazione con l’archivio di Stato di Prato, la biblioteca Roncioniana e il Comitato pratese per la promozione dei valori risorgimentali. Il primo intervento del pomeriggio sarà a cura della direttrice del museo di Palazzo Pretorio Rita Iacopino dal titolo “La sala del risorgimento nel Palazzo Pretorio”, che farà un dettagliato excursus storico sul ruolo del museo pratese come luogo di custodia della memoria storica che parte dal nucleo originario del Museo del Risorgimento (formato ad inizio Novecento con le prime donazioni) fino alla recente inaugurazione della nuova sezione. Nella nuova ala, realizzata a dieci anni dalla riapertura, vi è infatti una nuova vetrina che ospita al suo interno cimeli appartenenti all’ex museo del risorgimento fra cui fucili, sciabole, elmi e accessori di uniformi appartenenti a cittadini pratesi. Il secondo intervento in programma nel pomeriggio di venerdì 20 settembre, sarà curato dal ricercatore di Storia contemporanea all’Università per Stranieri di Siena e presidente del Coordinamento dei Comitati per la Promozione dei valori Risorgimentali Christian Satto che si concentrerà sulla nascita e la diffusione dei Musei del Risorgimento. La fondazione, l’allestimento e la declinazione politico-ideologica di queste istituzioni si proponeva infatti di veicolare una certa visione dell’Italia: essi costituirono un vero e proprio laboratorio di interazione, in cui il piano nazionale dei grandi protagonisti incontrava quello locale, anch’esso ricco di tradizioni e personaggi che avevano contribuito al processo unitario, per costruire e rafforzare il concetto del patriottismo nella recentemente costituita Italia unitaria. Dal passaggio di Garibaldi, salvato dai democratici nel 1849, al ruolo determinante dei pratesi che parteciparono in gran numero all’accesa stagione democratica che culminò con il Governo Provvisorio Toscano di Guerrazzi, Mazzoni e Montanelli, fino all’attività di personaggi illustri come Piero Cironi, Atto Vannucci, Cesare Guasti, e a molte altre vicende, Prato è sempre stata un fervente centro della parabola risorgimentale. “Una storia avvincente, ma forse poco conosciuta, che vogliamo approfondire e condividere con il nostro ciclo di incontri aperti a tutti- spiega la direttrice del Museo di Palazzo Pretorio Rita Iacopino- che prende le mosse dalla nuova ricognizione inventariale sugli oggetti che facevano parte dell’antico Museo del Risorgimento pratese”. I prossimi appuntamenti sono in programma il 9 ottobre all’Archivio di Stato e il 23 ottobre alla Biblioteca Roncioniana; la partecipazione a tutti gli incontri è libera e gratuita. Il 9 ottobre, dalle 17, lo storico militare Niccolò Lucarelli parlerà di Adriano Zarini, militare e filantropo, mentre l’archivista Adele Manzoni fornirà un ritratto del “democratico pratese” Piero Cironi. L’ultimo appuntamento, il 23 ottobre alle 17, sarà con il ricercatore dell’Università della Calabria e segretario del Comitato Pratese per la Promozione dei valori Risorgimentali Andrea Giaconi con al centro la politica culturale fascista tra la Marcia e gli anni Trenta. A seguire lo storico Alessandro Minardi approfondirà le mostre del Risorgimento ripercorrendone la storia e gli allestimenti insieme. A chiudere l’ultima giornata sarà Giovanni Pestelli della Biblioteca Roncioniana che racconterà la prima mostra sul Risorgimento del 1937 attraverso la documentazione conservata dalla biblioteca.