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Al Politeama Rocco Papaleo è l’ispettore generale di Gogol


Lo spettacolo con il popolare attore comico come protagonista andrà in scena il prossimo fine settimana. La rappresentazione trae spunto dal celebre romanzo russo scritto quasi 200 anni fa


Samuela Pagliara


L’attore Rocco Papaleo, tra i volti più popolari della commedia italiana, sarà a Prato con lo spettacolo “L’ispettore generale”. Lo spettacolo, che trae ispirazione dal grande classico di Nikolaj Gogol, diretto da Leo Muscato, sarà al Politeama sabato 1 e domenica 2 febbraio. La stagione del teatro pratese ripercorre i grandi classici della letteratura russa. Il testo, scritto quasi 200 anni fa ma tragicamente attuale, è caratterizzato da equivoci pronti a conquistare il pubblico con l’umorismo senza tempo mentre si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene il potere e si ritiene intoccabile. Una farsa travestita da tragedia o, meglio, una tragedia travestita da farsa, che affronta in chiave satirica il tema della corruzione e porta con sé molti elementi del nostro presente. Rispetto all’opera originaria, il regista Leo Muscato ha sintetizzato i cinque atti in uno unico, pur mantenendo un certo rigore filologico. Il risultato è uno spettacolo corale che si nutre di toni giocosi e di un’ironia graffiante, sostenuto da una compagnia affiatata di dodici attori capitanata da un tragicomico Papaleo (Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani) e ben amalgamata nei ruoli, tutti in scena contemporaneamente. La trama si basa su un equivoco: Chlestakov (Daniele Marmi, il poliziotto Cioni nella serie tv «I delitti del BarLume») è un frivolo viaggiatore di passaggio che viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar per indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. È lui l’ispettore generale del titolo, al centro di un malinteso che scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio, primo tra tutti per il Podestà (Rocco Papaleo). Non era la prima volta che sulle scene russe venivano rappresentati gli abusi quotidiani dei burocrati statali. Ma tutti i testi precedenti erano basati sulla contrapposizione fra il bene e il male, con personaggi positivi e negativi. Ne «L’ispettore generale» invece i personaggi sembravano essere tutti negativi: per gli spettatori dell’epoca era inconcepibile una denuncia così feroce della burocrazia corrotta nella Russia zarista. Prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, «L’ispettore generale» ci conduce in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza, in una società che trasforma gli uomini in corrotti e corruttori, approfittatori, sfruttatori, imbroglioni. 
Il costo del biglietto d’ingresso varia da 28 a 40 euro, riduzione del 50 per cento per under 30 e del 10 per cento per soci Coop. È possibile acquistare i biglietti anche attraverso i circuiti Ticketone o Boxoffice oppure direttamente in biglietteria . Prima dello spettacolo serale, a partire dalle 20 possibilità di aperitivo con buffet su prenotazione (15 euro) scrivendo a [email protected] o inviando un messaggio su WhatsApp al numero +393887897303. Informazioni: www.politeamapratese.it

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