Nuovo appuntamento dal vivo, al teatro Politeama di Prato, per la Camerata strumentale di Prato diretta da Jonathan Webb. Domani martedì 25 febbraio, alle 21, un concentro per celebrare la potenza della musica come ponte tra epoche e legami umani. Due giganti del Novecento, Britten e Sostakovic, hanno saputo intrecciare legame artistico ed umano basandosi su una reciproca ammirazione capace di superare la “cortina di ferro”. Due opere di straordinaria bellezza, la Serenade op.31 e Sinfonia da camera op.110a- verranno celebrati i cinquant’anni dalla scomparsa di Sostakovic ma anche dell’amicizia che legava i due capace di unire passato e presente. La Serenade, carica di significato è anche il simbolo del profondo legame tra Mark Milhofer e la Camerata, che ritorna a Prato dopo ventitré anni evocando ricordi di un concerto indimenticabile guidato da Bruno Bartoletti. Dall’altra parte, la Sinfonia da camera trasforma in note un’umanità tragica ma sublime: la trascrizione per orchestra d’archi dell’Ottavo Quartetto diventa inno, dedicato «alle vittime della guerra e del fascismo», e testimonia il coraggio di un artista che, nonostante la soffocante ombra del regime stalinista, ha saputo parlare al mondo con la sua musica. Come sempre, prima del concerto, si terrà un incontro introduttivo condotto dal direttore artistico della Camerata strumentale di Prato Alberto Batisti. L’appuntamento è alle 18.45 nel ridotto del teatro Politeama e sono aperti a tutti.
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