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Al Metastasio torna Metaforma: tre laboratori per bambini, adolescenti e senior


Ecco il programma, per ciascuno è previsto uno spettacolo finale: Laboratorio delle arti in scena 24-25, Don't let me down! Fiorire nell'abbandono e Plus ultra tertius


Alessandra Agrati


Anche quest’anno si rinnova Metaforma, l’area di progettazione del Teatro Metastasio curata da Edoardo Donatini e dedicata alla formazione e a quei formati intorno al teatro che contribuiscono alla creazione di spazi esperienziali unici. Sono tre i laboratori proposti, dedicati rispettivamente a bambini e famiglie, adolescenti e generazione senior.
Laboratorio delle arti in scena 24-25 Formazione propedeutica teatrale rivolta alle nuove generazioni. Parte fondante della rassegna Metragazzi, il laboratorio delle arti della scena propone anche per questa stagione un percorso teatrale rivolto a bambini e genitori. Attraverso la percezione, la narrazione, la trasformazione, l’improvvisazione, il racconto, la poesia, il ritmo, l’esplorazione della voce, del corpo e del movimento nello spazio, bambini, ragazzi e genitori percorreranno un processo creativo in sintonia con la propria indole e sensibilità espressiva. Un’intensa attività di laboratorio di arti sceniche che si articolerà da novembre 2024 a maggio 2025 guidata dai docenti Pasquale Scalzi (formatore, autore, attore, regista teatrale – La parola, il corpo, la scena) e Chiara Innocenti (danzatrice – Propedeutica – Teatro/Danza). Come di consueto, a fine corso, è prevista una presentazione al pubblico del lavoro svolto durante tutto l’anno presso il Teatro Metastasio. Sono previsti vari gruppi (per classi della Scuola Primaria, Scuola Secondaria e genitori) con differenti orari, requisiti e numero dei partecipanti.Le lezioni si svolgeranno presso il Teatro Magnolfi Nuovo, in via Gobetti 79 (Prato). I giorni 29, 30 e 31 maggio 2025 prove e il 1° giugno 2025 dimostrazione finale del Laboratorio aperto al pubblico presso il Teatro Metastasio, in orario da definire.
Don’t let me down! Fiorire nell’abbandono Laboratorio teatrale per adolescenti a cura di Angela Antonini, inserito nel progetto Prato Comunità Educante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.Si tratta di un percorso di formazione teatrale che nasce da un’idea alta di incontro, relazione, cura, bellezza, arte, un cammino espressivo che i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 21 anni possono compiere per di avere una visione personale del mondo grazie all’arte sensibile degli attori. Il teatro è un luogo audace del pensiero, uno spazio comunitario dove è possibile iniziare a fidarsi delle sensazioni, delle emozioni, dell’imprevisto, dello stupore, dell’incanto, delle persone che ci sono vicine e condividono il nostro stesso percorso formativo. Dopo il lavoro dello scorso anno sulle varie declinazioni della parola abbandono, quest’anno il focus emotivo abbina l’abbandono alla parola fiorire, perché occorre lasciarsi modificare e cambiare per resistere all’abbandono altrui ma anche al nostro intimo perdersi nelle relazioni e negli affetti e occorre saper fare un salto per superare i propri confini e quelli altrui e saper saltare con leggerezza e agilità. La sfida pratica sarà quella di utilizzare lo spoken word, una forma di poesia live espressa oralmente, una poesia che si colloca ai margini della forma, perché i ragazzi possano raccontare storie personali e non immerse nella cadenza e nei beat dell’Hip Hop, del rock, del punk, del rap e perché possano “far sentire la loro voce” in una forma inclusiva e trovino una via di accesso personale e intima al pensiero lirico/libero in uno spazio creativo e generoso per nuove idee e suoni poetici per fiorire e crescere. Il laboratorio si svolgerà negli spazi del Magnolfi Nuovo (via Gobetti 79), il giovedì dalle ore 17 alle 19, per un totale di 25 incontri dal 31 ottobre 2024 al 22 maggio 2025. Il 23 e 24 maggio sono previste le prove al Metastasio e il 25 maggio la dimostrazione finale.
Plus ultra tertius Laboratorio teatrale per la generazione over a cura di Luca Camilletti. Si tratta di un percorso di studio per un approccio all’arte della scena e per un’esperienza che si sviluppa intorno all’analisi della presenza attoriale. La dinamica riguarda un contesto per sollecitare gli avvenimenti e le azioni che si compiono nel tempo concesso alla relazione con il palcoscenico: entrare, stare ed uscire di scena. Il gesto, la parola, il corpo sono qui per essere quello che sono e per inventarsi, nella loro condizione umana. Attraverso una serie di esercitazioni e riflessioni guidate sarà incoraggiato lo spazio d’azione per la distensione di un proprio immaginario: i meccanismi della scena, le intenzioni, le relazioni, l’uso di alcuni testi. Soprattutto lo sguardo portato in scena dall’attrice e dall’attore, e lo sguardo da posare sulle cose e negli argomenti. Si tratta della trasmissione di un pensiero che evita lo schema della riproduzione per aprire piuttosto ad un campo sensibile che privilegia l’eccezione alla consuetudine. Facendo seguito alla prima e alla seconda tappa degli scorsi anni, Plus Ultra continua ad accogliere persone per un laboratorio teatrale che indaga dentro la grammatica del linguaggio. Il corso si attiva per essere un territorio di esperienza personale e collettiva, per sostenere ed alimentare un’idea e un processo di costruzione, ed anche una composizione scenica: un’opera originale che sarà l’evento conclusivo da condividere in pubblico.In modo specifico, l’attenzione all’atto compositivo coinvolge un pensiero che spinga a considerare le scelte dentro una linea orizzontale che coinvolge tutti gli elementi che la scena include: la presenza attoriale, il suono, l’illuminazione, il vuoto, il tempo, la cifra poetica, la struttura ritmica, per esempio. Le tecniche, le arti, la vita, i metodi e i modi sono quelli che abbiamo, non quelli che avremo. Il laboratorio si svolgerà negli spazi del Magnolfi Nuovo (via Gobetti 79), il mercoledì dalle ore 10 alle 12, per un totale di 18 incontri dal 15 gennaio al 7 maggio 2025. Il 13, 14 e 15 maggio sono previste le prove al Metastasio e il 16 maggio la dimostrazione finale.

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