Per la prossima stagione teatrale del Metastasio ritorna Contemporanea Festival(27 settembre 5 ottobre), ma sarà anche l’ultima ad essere ospitata all’interno del Fabbricone così come da 50 anni il pubblico è abituato a vederlo. Partiranno infatti, entro la fine del 2025, i lavori per il progetto di rigenerazione urbana dell’area finanziato anche con il contributo della Regione. “Dovremo trovare soluzioni alternative – ha spiegato il presidente della Fondazione Massimo Bressan – per ora solo ipotesi, potrebbe essere una collaborazione con i teatri cittadini, oppure trovare un nuovo spazio di archeologia industriale come è stato già fatto”. Non solo il Fabbricone, anche il Metastasio sarà oggetto di una ristrutturazione. “Concluderemo il percorso di lavori previsti – ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni – il prossimo riguarda la copertura del tetto. A testimonianza che crediamo nel ruolo fondamentale che il Met ricopre nel panorama della cultura”.
Intanto i bilanci a consuntivo per gli anni 2022 e 2023 sono stati chiusi in pareggio,stesso obiettivo dovrebbe concretizzarsi anche per il 2024. Nel preventivo delle attività per l’anno 2024, rispetto al consuntivo 2023, si è registrato un aumento significativo dei parametri che indicano la capacità della Fondazione di generare occupazione e lavoro: le giornate recitative sono passate dalle 332 del 2023 alle 420 del preventivo 2024 (+27%); quelle lavorative del (17%); gli oneri versati ai lavoratori incrementati del 16%. L’attività del teatro genera un indotto economico che ricade direttamente sul territorio: nel triennio sono state pagate 986 notti in strutture alberghiere e ricettive pratesi per un totale di circa 135 mila euro, 1.022 pasti presso esercizi di ristorazione pratesi per un totale di circa 22mila euro. Intanto tutto è pronto per la prossima stagione teatrale “Libera”, 23 spettacoli distribuiti nelle tre sale del Met – Metastasio, Fabbricone, Magnolfi – che pone al centro la drammaturgia contemporanea. In cartellone alcuni spettacoli di autori classici (William Shakespeare, Neil Simon, Eduardo De Filippo, Carlo Goldoni) accanto a quelli di grandi gruppi internazionali (Jakop Ahlbom Company con Strangely Familiar, Compagnie N°8 con Garden Party, Ifo Asbl con Chaïka e NTGent con Antigone in Amazzonia).
Inoltre, per festeggiare gli anniversari per i 60 anni dalla riapertura del Teatro Metastasio e i 50 anni dall’apertura del Teatro Fabbricone, è stata prevista la realizzazione di due spettacoli (al Met L’infinito carnale, con la regia di Claudia Castellucci della Societas; al Fabbricone Beautiful Creatures, con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni de lacasadargilla), di un grande convegno che alimenti il dibattito sul passato e sul futuro possibile del teatro italiano, e di due mostre dedicate alle consonanze e complementarietà del lavoro di due grandi artisti, la prima in omaggio a Luca Ronconi presso il Magnolfi, la seconda in omaggio a Giuliano Scabia presso il Museo di Palazzo Pretorio.
Artisti di riconosciuto valore e giovani talenti emergenti compongono la rosa dei nomi in cartellone: Jakop Ahlbom, Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, Pippo Delbono, Lorenzo Maragoni, Giorgina Pi, Paola Rota, Pietro Giannini, Lello Serao, Claudia Castellucci, Valter Malosti, Valerio Binasco, Davide Grillo, Emma Dante, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Oscar De Summa, Enrico Torzillo, Alexandre Pavlata, Giuseppe Scoditti, Miriam Selima Fieno, Nicola Di Chio, Christian Elia, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, Natacha Belova e Tita Iacobelli, Milo Rau.
“La stagione si intitola Libera- ha spiegato il direttore Massimiliano Civica – perchè consideriamo il teatro come un luogo in cui ancora si esercita la libertà di essere umani, dove ci si confronta con la complessità paralizzante del mondo di oggi e ci si
schiera per i Valori contro la legge del più forte, difendendo le parole e i sentimenti che aprono e salvano nel nome della comprensione, della solidarietà e della fratellanza”.
Alla presentazione della stagione hanno partecipato anche Cristina Manetti capo gabinetto della Regione Toscana, Federica Palandri in rappresentanza della Provincia e l’assessore alla cultura Simone Mangani
Riproduzione vietata