Al Livi e Brunelleschi si sperimenta la “classe inclusiva”, primo progetto in provincia

Al Liceo Livi Brunelleschi si sperimenta, prima esperienza in tutto il territorio provinciale la classe inclusiva, un progetto che prevede l’alternarsi in cattedra dell’insegnante di sostegno con il collega titolare della stessa materia. Le prime sperimentazioni sono state fatte in Piemonte, ma negli istituti comprensivi, a Prato invece è declinato nelle scuole superiori nell’ottica di favorire l’integrazione fra tutti gli studenti. “L’idea – spiega la dirigente scolastica Maria Grazia Ciambellotti – è di proporla su quattro classi visto la disponibilità dei docenti a partecipare al progetto. Per attuarlo è necessario che il docente di sostegno oltre all’abilitazione specifica abbia anche quella della materia. I due professori così si alterneranno con benefici per tutti”. Tra i benefici previsti dalla sperimentazione anche quella della formazione gratuita per il corpo docente dei due licei.
Anche al Buzzi si è sperimentato durante l’estate un nuovo progetto, che visto il successo ottenuto, sarà riproposto nel corso del prossimo anno scolastico. In questo caso si tratta di scuola aperta durante l’estate per favorire sempre l’inclusione fra gli studenti che hanno partecipato il 1 e il 2 agosto a modulo “Giocare e Imparare” sfidandosi con lunghe partite di giochi in scatola, e a “Videogioco e Creatività” nella progettazione dei videogiochi. “E’ stata un’ esperienza molto positiva – ha sottolineato il dirigente scolastico Alessandro Marinelli – che ha dato la possibilità a tanti ragazzi di utilizzare gli spazi scolastici anche quando l’attività didattica era sospesa”. L’organizzazione è stata affidata, tramite bando, ad un ‘associazione del terzo settore che proseguirà gli incontri anche durante l’anno scolastico.