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Al Centro Glaucoma in un anno quasi mille pazienti seguiti e 93 operati con strumenti innovativi che riducono i tempi


Il team inoltre ha effettuato complessivamente oltre 23mila prestazioni ambulatoriali a cui vanno aggiunti più di 3.600 prestazioni chirurgiche presso il blocco operatorio del Santo Stefano e 2.600 interventi eseguiti in service presso case di cura a Prato e Firenze


Alessandra Agrati


Il Centro Glaucoma dell’ospedale di Prato, citato anche dalla rivista “Eye Doctors” come modello organizzativo innovativo, lo scorso anno ha seguito 918 pazienti glaucomatosi e, di questi, 93 sono stati operati per stabilizzare il quadro clinico. Sono state eseguite anche ben 246 curve tonometriche; l’indagine diagnostica molto importante nel monitoraggio della patologia glaucomatosa in quanto fa vedere come oscilla la pressione intraoculare nell’arco della giornata. Inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con gli ortottisti sono stati eseguiti anche oltre 1.500 campi visivi: esami fondamentali per il follow-up del glaucoma e per capire se il quadro è in progressione oppure se è stabile.
Il centro si compone degli ambulatori di primo livello presenti sul territorio fino alla gestione del percorso ospedaliero applicando un sistema simil-piramide con una suddivisione dei pazienti per gravità. Presso la struttura pratese vengono effettuati anche interventi di chirurgia vitreo-retinica, (fondamentale per la cura di patologie come il distacco di retina): l’anno scorso sono stati eseguiti oltre 70 interventi di vitrectomia a cui si sono aggiunti i trapianti di cornea lamellare e a tutto spessore oltre alla e chirurgia degli annessi oculari, sia della palpebra che delle vie lacrimali in collaborazione con i colleghi di otorinolaringoiatria.
“La forza della nostra struttura – spiega Fulvio Moroni, direttore della struttura complessa di Oculistica del Santo Stefano: – oltre che nell’equipe di professionisti altamente qualificati peevede anche a tecnologia di ultima generazione che l’Azienda Sanitaria ci ha messo a disposizione”.
Tra gli strumenti di recente acquisizione e tecnologicamente molto avanzati spiccano l’OCT da segmento anteriore e l’oftaloscopio/fluorangiografo a scansione laser; tali apparecchiature permettono una diagnostica molto avanzata ed accurata e la programmazione molto precisa degli interventi chirurgici anche complessi così da ridurre i tempi operatori e di migliorare significativamente i risultati post-operatori e la qualità di vita del paziente.
Il team di oculisti dell’ospedale Santo Stefano di Prato, inoltre, sempre nel 2024 ha effettuato complessivamente oltre 23mila prestazioni ambulatoriali a cui vanno aggiunti più di 3.600 prestazioni chirurgiche presso il blocco operatorio del Santo Stefano, 2.600 interventi eseguiti in service presso case di cura a Prato e e Firenze.


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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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