Presenza delle forze dell’ordine alle fermate della stazione del Serraglio e di Prato centrale e in determinati orari e anche su corse “attenzionate”, il panic button collegato con una sala operativa di At, la presenza di vigilantes a protezione dei controllori, formazione per il personale in modo da gestire le situazioni di emergenza in attesa delle forze dell’ordine, messaggi registrati alle pensiline e sui mezzi in cui si avvertono i passeggeri della presenza di videocamere e infine la realizzazione di un protocollo d’intesa con At per la sicurezza dei lavoratori a partire dalle paratie sui mezzi che separino conducente da passeggeri. Sono queste le richieste che i sindacati hanno presentato al prefetto, che ha accolto, in occasione del Comitato per la sicurezza che si è tenuto questa mattina 19 maggio. Un incontro a cui hanno partecipato Edoardo Calabrese Filt Cgil, Paolo Torracchi Fit-Cisl , Simone Sbanchi Uil trasporti e Gennaro Ferrillo Faisa-Cisal, in seguito ai numerosi casi di aggressione ai danni di autisti e controllori.
“E’ stato un incontro proficuo – ha spiegato Torracchi a nome anche dei colleghi – abbiamo anche sollevato un altro problema importante, quello delle corse dedicate ai tifosi in trasferta verso lo stadio. Anche in questo caso chiediamo maggiore attenzione per la sicurezza del personale. Ringraziamo il prefetto per avere ascoltato le nostre richieste”.
Entrando nello specifico i sindacati hanno chiesto la presenza delle forze dell’ordine non solo alle fermate “calde” ma soprattutto negli orari serali e su alcuni percorsi già attenzionati con lo scopo di scoraggiare comportamenti violenti da parte dei passeggeri. Nella stessa ottica è stato chiesto di diffondere un messaggio registrato alle fermate e sui mezzi in cui si avvisa della presenza delle telecamere. Altra richiesta è quella di un collegamento diretto con la sala operativa in caso di emergenza, in particolare attraverso l’attivazione di un particolare bottone d’emergenza che si trova vicino al volante. “Per ora – spiega Torracchi – non c’è un operatore dedicato, dobbiamo chiamare con il telefono, se invece come a Firenze ci fosse una sala operativa collegata potrebbe intervenire in modo più diretto attivando anche le immagini”. Infine è stato richiesto di completare da parte di At il protocollo d’intesa sulla sicurezza del conducente “Il 75% dei mezzi in circolazione a Prato – spiega il segretario – hanno una protezione fra il posto di guida e la zona passeggeri, ma non è sufficiente perché non copre completamente il conducente, per il restante 15% la protezione è parziale e il 5% è sprovvisto”. Il prefetto ha già annunciato che nei prossimi mesi convocherà nuovamente il Comitato per monitorare la situazione.
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