Le aggressioni al pronto soccorso e le difficili condizioni di lavoro al Santo Stefano e nel carcere della Dogaia arriveranno molto presto, anzi prestissimo, sulla scrivania del prefetto di Prato. Il Nursind – sindacato degli infermieri – ha annunciato che domani, mercoledì 21 agosto scriverà una lettera per proclamare lo stato di agitazione. “Aspettiamo domani perché nella sanità, fino al 20 agosto, non è possibile procedere a tale azione – spiega Giampaolo Giagnoni, segretario regionale del Nursind, ospite oggi, martedì 20, di Refresh, la trasmissione mattutina di Toscana Tv, – la situazione ha raggiunto livelli intollerabili, inaccettabili e serve agire”. A scatenare la protesta del sindacato degli infermieri sono stati gli ultimi fatti di cronaca avvenuti al pronto soccorso. “Continuano le aggressioni al personale in servizio al pronto soccorso – le parole di Giagnoni – episodi molto gravi rispetto ai quali non si può non intervenire”. Non solo violenze. “Gli infermieri dell’ospedale e quelli che lavorano al carcere della Dogaia – ancora il sindacalista – hanno dovuto sopportare temperature alte nelle astanterie e nelle medicherie dove si sono toccati i 36 gradi”.
Con la lettera al prefetto si entra nella fase del tentativo obbligatorio di conciliazione con la Asl, chiamata a prendere provvedimenti a tutela dei suoi dipendenti, e con le istituzioni che saranno convocate. Se il percorso fallirà, il Nursind proseguirà con la mobilitazione, sciopero compreso. “Quella degli infermieri è una categoria in forte sofferenza basti pensare – spiega Giagnoni – che i corsi di laurea a numero chiuso vanno deserti, che i tetti di spesa sono fermi al 2004, che gli appelli che ripetiamo da tantissimo tempo agli organismi centrali non ricevono risposta. C’è un problema generale, strutturale che non può più essere ignorato”.
Nei giorni scorsi il Nursind, dopo l’ennesima aggressione al pronto soccorso, aveva chiesto l’apertura h24 del posto di polizia. Una sicurezza per il personale sanitario ma anche per i cittadini. Tutto passa ora nelle mani del prefetto.
Aggressioni e condizioni di lavoro difficili, il sindacato degli infermieri annuncia lo stato di agitazione
Lettera al prefetto per denunciare la grave situazione a avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione. Il segretario regionale del Nursind: "Inaccettabile lavorare così, servono interventi"
78
Edizioni locali: Prato