Mezzi di Alia in azione stamani 5 marzo nella zona sud di Prato per rimuovere decine di sacchi neri, pieni di ritagli tessili, abbandonati indiscriminatamente lungo le stradine di campagna e anche nei fossi che le costeggiano, con tutti i rischi connessi in caso di forti piogge. Comune e Alia hanno così voluto dare una risposta immediata ai cittadini che da tempo stanno segnalando il fenomeno, legato in maniera indissolubile all’illegalità economica delle tante aziende a conduzione cinese sparse sul territorio comunale.
Un intervento, quello odierno, che va nel solco dell’attività “Prato priority”, promossa da Comune e Alia che dal primo gennaio ha visto compiere ben 71 interventi di rimozione di queste vere e proprie discariche a cielo aperto. Una media di due interventi al giorno con 160 tonnellate di rifiuti tolte finora dai campi. Molti interventi, spiega il vicesindaco Simone Faggi, sono stati fatti grazie alle segnalazioni dei cittadini attraverso Aliapp, un metodo che impegna Alia a rimuovere i rifiuti entro un determinato tempo, 48 ore quando si parla di scarti tessili. “Siamo molto contenti – dice Faggi – di come sta funzionando Aliapp e delle tante segnalazioni che arrivano dai cittadini. Siamo molto meno contenti, invece, per il perdurare del fenomeno dell’abbandono, contro il quale stiamo lavorando su due fronti. Da una parte cerchiamo di mantenere il decoro del territorio con ritiri veloci resi possibili dal progetto Priority di Alia; dall’altra puntiamo a contrastare il fenomeno con indagini mirate della polizia municipale che oltre a bloccare furgoni carichi di sacchi neri, effettua indagini minuziose per risalire al produttore di quegli scarti, ossia il vero responsabile dell’illecito. Operazioni queste non facili e che richiedono tempo perché per arrivare a bloccare i furgoni carichi di scarti ci vogliono diversi appostamenti, spesso in orari notturni. Una volta bloccati, per risalire al mandante di tutto i nostri agenti effettuano accertamenti incrociati e l’analisi dello scarto. Continueremo il nostro impegno su entrambe le direttrici per garantire il rispetto dell’ambiente e delle regole”.
E intanto, sempre riguardo la zona sud di Prato, è di ieri la notizia che i sacchi neri sottoposti a sequestro giudiziario, finora stoccati in un’area recintata di via Lille a Paperino, saranno spostati nell’impianto Alia Ferrale tra Firenze e Scandicci. Essendo corpi di reato, i rifiuti non possono essere smaltiti se non alla fine dell’iter giudiziario, ma nel tempo se ne sono già accumulate 7 tonnellate creando problemi alle abitazioni vicine.
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