Oltre 10mila pezzi tra libri, musicassette, cd e fotografie costituiscono il patrimonio che dal 18 maggio darà vita al nuovo Centro per la documentazione sulla musica americana con sede nel palazzo della Musica. Si tratta dell’intero archivio di IcaMus che quindi grazie alla sua fondatrice Aloma Bardi, è stato totalmente trasferito a Prato. “La musica americana- ha ricordato – non è molto conosciuta per questo ho pensato alla Scuola Verdi come il luogo migliore per metterla a disposizione di tutti in quanto realtà accogliente e inserita perfettamente nella vita soci culturale della città Lo spazio è stato concepito per la consultazione dei testi, ma anche come esposizione e lo dimostrano le numerose fotografie esposte”.
La biblioteca di IcaMus comprende testi di consultazione e dizionari enciclopedici; edizioni critiche delle opere di compositori statunitensi; partiture; trattazioni storiografiche, musicologiche e critiche, anche in più edizioni dello stesso titolo; biografie critiche di compositori; cataloghi ragionati delle opere di compositori; libretti; periodici; ricerche universitarie, tesi di laurea, dissertazioni di dottorato; riproduzioni di manoscritti e edizioni rare; dischi vinile e Lp(33 rpm e 78 rpm); Cd, Dvd, audiocassette, registrazioni dal vivo audio e video; opere letterarie, in inglese o in altre lingue originali, che costituiscono la fonte o l’ispirazione di particolari composizioni musicali, o che sono strettamente connesse alla musica americana, a specifici aspetti di essa o a particolari compositori e ambienti; trattati e cataloghi illustrati sulle arti visive americane; dizionari e lessici della lingua inglese e angloamericana; miscellanea, che include articoli da riviste specialistiche e illustrate, articoli da quotidiani, programmi teatrali e concertistici.
Un progetto che è nato nel 2020, e ora è diventato una realtà. “I tempi sono stati lunghi non per negligenza – ha spiegato Barbara Boganini sopraintendente Scuola di Musica Verdi – ma proprio per la complessità dell’operazione. Ora possiamo contare su una quarta gamba: la prima è la scuola, la seconda è la Camerata, la terza la Radio Toscana Classica e ora l’archivio. Un esempio unico in Europa”.
Riproduzione vietata