Omicidio Lo Cascio, portiere d'albergo ucciso davanti al tribunale
La sera di giovedì 30 marzo Leonardo Lo Cascio, 38enne portiere d'albergo, è stato ucciso mentre si trovava in piazzale Falcone e Borsellino, davanti al palazzo di giustizia. Ad assassinarlo è stato un trentenne marocchino, arrestato nel giro di 48 ore dai carabinieri mentre cercava di imbarcarsi a Bologna su un volo diretto in Marocco.
Pena ridotta a 30 anni per il marocchino che la sera del 30 marzo 2017 uccise il portiere di notte nei giardini del Palazzo di giustizia. La Corte d'assise d'appello ha recepito la richiesta dei difensori basata sulla rimodulazione della condanna inflitta per la continuazione del reato di rapina
Una lettera lasciata il giorno di Pasqua sul luogo dell'omicidio da una persona che conosceva bene la vittima. "Leonardo era un uomo perbene, un gran lavoratore". Un passaggio della lettera: "La comunità marocchina non ha mai chiesto scusa e la città non ha fatto niente per ricordare quello che è successo. Non meriti, caro Leonardo, tutto questo"
La sera del 30 marzo 2017 Leonardo Lo Cascio, portiere di notte di 38 anni, viene ucciso davanti al tribunale per una decina di euro. L'assassino, un trentenne, finisce in carcere nel giro di poche ore. Un mese fa la condanna all'ergastolo. Poca, fin dal primo giorno, la partecipazione della città. La sorella disse: "Ci sono morti di serie A, B e C. Mio fratello vittima dell'indifferenza". Oggi la mamma dice: "Il nostro è un dolore vissuto nella riservatezza"
Il gup Francesco Pallini ha accolto in pieno la richiesta del pubblico ministero Egidio Celano. Il brutale omicidio fu commesso la sera del 30 marzo scorso nei giardini davanti al tribunale. In aula i familiari della vittima che si sono costituiti parte civile.
In corso a palazzo di giustizia il processo contro il marocchino 30enne accusato dell'omicidio volontario del portiere d'albergo sgozzato con un pezzo di vetro mentre andava a lavorare. Sentenza il 21 febbraio
Slitta di una settimana l'apertura del dibattimento per il tragico fatto di sangue. L'omicida ha offerto 15mila euro come risarcimento ma ha incassato il no di mamma, fratello e sorella della vittima. Nella prossima udienza si deciderà se l'imputato potrà essere giudicato con il rito abbreviato, come chiesto dalla difesa. Se la richiesta non verrà accolta, il processo sarà trasferito alla Corte d'assise di Firenze.
Tutto rinviato al 27 settembre quando gli avvocati del marocchino che ha confessato di aver ucciso il trentottenne portiere di notte dovranno confermare la richiesta di rito abbreviato dopo che oggi il pm ha aggiunto una ulteriore aggravante al capo di imputazione. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile
Nulla di fatto nell'udienza di stamani a Firenze. Dovrà essere il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Prato a decidere sull'eccezione sollevata dai difensori dell'imputato e sulla richiesta di giudizio abbreviato
Il 6 luglio si saprà dove e con quale rito sarà processato il trentenne che ha confessato di aver ucciso, la sera del 30 marzo scorso, il portiere di notte mentre a piedi stava incamminandosi verso il lavoro. Intanto i suoi avvocati hanno sollevato una eccezione di preliminare chiedendo la nullità del decreto di giudizio immediato per difetto di forma
A un mese e mezzo dall'assassinio del portiere di notte nei giardini del palazzo di giustizia, manifestazione per chiedere al sindaco azioni per affermare maggiore sicurezza. Il fratello della vittima: "Al posto di Leonardo poteva esserci qualsiasi altra persona. Vogliamo circolare liberi, sicuri, tranquilli a qualsiasi ora"
Depositata la richiesta di giudizio immediato per il marocchino di 30 anni che ha confessato di aver ucciso Leonardo Lo Cascio. L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato. Le indagini hanno escluso contatti tra i due: si è trattato di un'aggressione a scopo di rapina finita nel peggiore dei modi
La manifestazione è fissata per sabato 13 maggio alle 16: "Vogliamo poter girare liberamente in città e sentirsi liberi di poter far giocare i nostri figli nei nostri quartieri". L'iniziativa in memoria del portiere d'albergo ucciso il 30 marzo scorso.
La funzione nella parrocchia di Santa Maria a Colonica a poco più di un mese dall'omicidio del portiere d'albergo. Monsignor Agostinelli: "Prato deve essere una città accogliente, dove tutti hanno spazio, ma nella sicurezza".
Un mese fa l'omicidio del trentottenne in piazza Falcone e Borsellino. Martedì 2 maggio nella pieve di Santa Maria a Colonica monsignor Agostinelli celebrerà la funzione insieme a don Maurizio Corradini
Proseguono le indagini sull'omicidio del portiere di notte, la sera del 30 marzo in piazzale Falcone e Borsellino. Emerge che il trentenne era stato identificato la sera prima in viale della Repubblica e trovato con un coccio di vetro. Intanto si mobilita Fratelli d'Italia che chiede alla Regione di sostenere economicamente la famiglia della vittima
Ha dato esito negativo l''esame tossicologico effettuato su disposizione della procura. Del tutto infondata la versione raccontata agli inquirenti da Ammari: non è stato un delitto maturato al culmine di una lite per un debito dovuto allo spaccio.
Il telefonino della vittima risultava irraggiungibile dalla sera dell'omicidio. Alcuni frammenti rinvenuti in un'aiuola in viale Montegrappa. Altro colpo alla credibilità del trentenne accusato di omicidio volontario
Il giorno dell'omicidio non risultano contatti tra la vittima e il marocchino che ha confessato il delitto. Nei prossimi giorni arriverà il risultato dell'esame tossicologico. Al momento non sono emersi elementi a sostegno del racconto fornito dall'indagato
Patrizia stigmatizza l'assenza delle istituzioni ai funerali: "Qualcuno ha chiuso gli occhi e le orecchie quando veniva chiamato per intervenire". Un amico di Leonardo: "La città ha perso l'occasione di dire basta alla violenza".
L'ultimo saluto al portiere di notte ucciso giovedì scorso davanti al tribunale di Prato. Il parroco: "C'è sempre più bisogno di sicurezza in città, l'associazione servirà a questo". Le indagini continuano: affidato ad un perito informatico l'incarico di esaminare il contenuto del pc portatile della vittima e del telefonino e di una pen drive sequestrati all'indagato
L'esame autoptico non ha individuato elementi a sostegno di un'aggressione con un coccio di vetro, come ha invece raccontato il trentenne che ha confessato il delitto. Indagini ancora in corso
Saranno celebrati nella chiesa di Santa Maria a Colonica i funerali del portiere di notte ucciso la sera del 30 marzo nel piazzale del Palazzo di giustizia. I carabinieri continuano gli accertamenti sul movente fornito dall'uomo che ha confessato il delitto
In 48 ore gli inquirenti sono riusciti a fermare l'autore del terribile omicidio del portiere d'albergo. Dubbi sul movente: agli inquirenti ha raccontato di un litigio per un debito di droga ma nessun elemento confermerebbe la circostanza.
I carabinieri hanno bloccato a Bologna un cittadino marocchino di 30 anni: era all'aeroporto e voleva imbarcarsi su un volo. Interrogato dal pm è caduto più volte in contraddizione prima di ammettere la sua responsabilità. Dubbi sulla versione fornita per spiegare il delitto.
E' caccia a chi ha ucciso Leonardo Lo Cascio, il trentottenne che giovedì sera stava andando al lavoro quando è rimasto vittima di una rapina degenerata. I carabinieri, coordinati dalla procura, hanno trovato un giubbotto sporco di sangue abbandonato in un cespuglio non distante dal luogo del delitto. Al vaglio le immagini delle telecamere che hanno inquadrato l'assassino in fuga
I carabinieri hanno acquisito numerosi filmati: in uno si vede un uomo che scappa e si toglie i vestiti. L'ipotesi della rapina degenerata resta la più accreditata. La vittima uccisa con un colpo dietro l'orecchio inferto con un'arma appuntita. Stava andando al lavoro all'Art Hotel dove faceva il guardiano notturno.
La vittima è un pratese di 38 anni. E' stato colpito con un'arma da taglio dietro l'orecchio destro. Inutili i tentativi di soccorso del 118. Le indagini sono affidate ai carabinieri. Sul posto il magistrato di turno e il medico legale.
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