Cameriera picchiata mentre rincasa, spedizione punitiva organizzata dall'ex
Tre persone in carcere e un minorenne denunciato per il violento pestaggio ai danni di Martina Mucci, la cameriera 29enne sfregiata la notte fra il 20 e il 21 febbraio 2023 mentre rincasava nella sua abitazione di via della Fonderia. Ad organizzare l'agguato, secondo gli inquirenti, il 41enne Emiliano Laurini, buttafuori e pugile, ex fidanzato ed ex collega di lavoro di Martina all'Hop and Drop.
La procura in attesa dell'esito degli accertamenti tecnici e scientifici per mettere in fila tutti gli elementi della vicenda, dalla pianificazione all'esecuzione del pestaggio dello scorso 21 febbraio. Tra le ipotesi di reato anche la deformazione permanente del volto: la pena prevista parte da 8 anni e arriva a 14
Emiliano Laurini, detenuto a Sollicciano, accusato di essere il mandante del pestaggio, incontrerà il titolare dell'inchiesta la prossima settimana. Le indagini si avviano alla conclusione. Sei le persone indagate
La giovane donna è stata indagata a piede libero dalla procura con l'accusa di concorso morale e materiale nell'organizzazione dell'agguato. E' la sesta persona finita sotto indagine.
I difensori dei due indagati avevano chiesto la scarcerazione dei loro assistiti, strada non seguita invece dai legali del terzo arrestato. Già il giudice delle indagini preliminari aveva detto no all'attenuazione delle misure cautelari.
Il magistrato ha firmato una delega di indagine per accertare quale sia stato il ruolo svolto dalla persona chiamata in causa dall'ex fidanzato di Martina. Domani il Tribunale del Riesame si esprimerà sulla richiesta di scarcerazione di due degli arrestati.
Niente scarcerazione neppure per il giovane accusato di aver messo in contatto il mandante con gli esecutori materiali del pestaggio a Martina Mucci, avvenuto la notte del 21 febbraio. Il giudice delle indagini preliminari dopo gli interrogatori di garanzia: "Invariate le esigenze cautelari"
Stamani l'interrogatorio di garanzia per l'ex fidanzato della giovane, per l'intermediario e per uno dei picchiatori che portò a termine la spedizione punitiva nei confronti della 29enne. Sulla vicenda interviene Azzurro Donna: "Ora abbiamo la violenza organizzata, pensata e soprattutto appaltata".
L'inquietante retroscena emerso dalle indagini che hanno portato in carcere l'ex fidanzato della vittima e altre due persone con una quarta ancora ricercata. Per poche centinaia di euro avrebbero picchiato almeno altre due ragazze.
Insieme a lui, ritenuto il mandante, anche l'intermediario e un picchiatore. Al pestaggio, avrebbero preso parte un'altra persona che gli inquirenti stanno cercando di identificare. Pesanti le accuse: rapina aggravata, lesioni personali gravi e sfregio permanente al volto
Maria Cosmo, titolare del locale dove la 28enne lavora, ha costituito un comitato e dato vita ad una sottoscrizione per raccogliere i fondi destinati alle cure mediche.
Procura e polizia stanno indagando a 360 gradi per ricostruire il movente della selvaggia aggressione alla barista ricostruendo la vita, le frequentazioni, le amicizie della donna. La sensazione è che il lavoro degli inquirenti sia arrivato ad un punto di svolta.
Nonostante le visibili ferite al volto e alla testa, la 28enne accetta di parlare pubblicamente del brutto episodio di violenza di cui è stata vittima: "Non sono io a dovermi vergognare"
La vittima è una giovane di 28 anni finita in ospedale con numerose ferite al volto e alla testa. Due persone incappucciate l'hanno attesa stanotte sotto casa. le indagini sono della polizia.
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