Una media di 25 furti al giorno, tre dei quali in abitazione; un procedimento ogni due giorni per maltrattamenti in famiglia e uno ogni sei per stalking; 521 in un anno i reati ai danni di minorenni e persone disagiate, 286 reati contro la pubblica amministrazione, 377 i procedimenti per droga, 85 quelli per bancarotta, 31 per sfruttamento del lavoro, 4 infortuni mortali sul lavoro, 7 morti per incidente stradale. E' la panoramica che la procura di Prato ha presentato oggi, sabato 30 gennaio, in occasione dell'apertura dell'Anno giudiziario. “Prato – ha scritto il procuratore Giuseppe Nicolosi al procuratore generale di Firenze, Marcello Viola – è un importantissimo crocevia di flussi migratori, affaristici, economici e criminali. E' la terza città del centro Italia quanto a popolazione, misura e complessità economica, e la prima quanto a presenze di nazionalità cinese e a numero di money transfert”. Prato, dunque, ha consegnato il suo biglietto da visita che è lo stesso da anni ormai e che trova puntuale conferma nei numeri del lavoro svolto dal procuratore e dai suoi sostituti.
Un lavoro che passa anche da una organizzazione che prevede che i fascicoli relativi alle notizie di reato di pronta definizione, finiscano tutti sulla scrivania di Nicolosi in modo da consentire ai sostituti di dedicarsi in modo più approfondito alle indagini complesse. Un metodo di lavoro che dal 2015 ad oggi ha permesso di ridurre a meno di 5mila – partendo da 14mila – il numero dei procedimenti pendenti.
Articolata la relazione della procura di Prato che passa in rassegna le inchieste più importanti dell'ultimo anno: dal duro colpo allo spaccio di droga nella zona di piazza della Stazione, piazza San Marco e piazza Mercatale allo smantellamento delle associazioni a delinquere finalizzate allo sfruttamento del lavoro e della prostituzione, dalla scoperta di truffe ai danni della pubblica amministrazione in occasione degli appalti per la fornitura dei dispositivi di protezione individuale durante la prima fase di emergenza sanitaria agli abusi sessuali su minori, dai maltrattamenti in famiglia ai reati di natura economico-finanziaria fino alle indagini su appartenenti alle forze dell'ordine accusati di aver organizzato una rapina.
“La pianta organica di questa procura – sottolinea Nicolosi – è assolutamente inadeguata alla mole di lavoro esistente, prevedendo solo 31 unità di personale amministrativo, solo 20 delle quali effettivamente presenti a fronte di 8 magistrati in servizio. Se si parla di funzionari, il sottodimensionamento è pari al 50 per cento”. Carenze a cui sono da aggiungere 13 ruoli che non sono stati assegnati dopo il pensionamento di chi li ha ricoperti in passato: mancano un direttore amministrativo, tre funzionari giudiziari, quattro cancellieri, un operatore giudiziario, tre autisti e un centralinista. Figure che darebbero una bella spinta ad un lavoro che, nonostante tutto e tra mille difficoltà, va avanti. “E' necessario – conclude il procuratore – ribadire la grave disparità di condizioni tra l'ufficio della procura pratese e gli altri circondari del distretto che godono di una media di 10-15 dipendenti in più”.
Media di 25 furti al giorno e aumento di truffe e rapine: la relazione della procura per il nuovo anno giudiziario
Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha illustrato la situazione pratese e ribadito la complessità del territorio parlando di "importantissimo crocevia di flussi migratori, affaristici, economici e criminali". Dito puntato anche contro la carenza di personale: "Le altre procure messe molto meglio di noi, grave disparità"
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nadia tarantino
Edizioni locali: Prato