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Violenza sulle donne e maltrattamenti, in procura è a regime il ‘codice rosso’: tre casi in appena otto giorni


La nuova legge è entrata in vigore il 9 agosto e si contano già due denunce per maltrattamenti e una per stalking che gli inquirenti hanno trattato secondo la norma: le vittime convocate e sentite entro tre giorni dall'iscrizione del procedimento


Redazione


Due denunce per maltrattamento e una per stalking. Sono tre i casi che la procura di Prato ha trattato secondo la nuova procedura dettata dal cosiddetto 'codice rosso', la legge che introduce nuovi reati, inasprisce le pene e accelera le inchieste sui maltrattamenti in famiglia, le violenze sessuali, lo stalking e l'inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. La denuncia per stalking viene trattata dal sostituto Laura Canovai, coordinatore del gruppo specializzato in reato contro le fasce deboli istituito dal procuratore Giuseppe Nicolosi, mentre alle altre due per maltrattamenti sta lavorando il sostituto Massimo Petrocchi. Le tre persone offese – tutte donne – sono state sentite entro i tre giorni che il 'codice rosso' prevede dal momento in cui il procedimento viene iscritto. Un colpo di acceleratore che consente agli inquirenti di inquadrare immediatamente i termini della denuncia, il racconto delle vittime, il comportamento dell'indagato, eventuali pregressi non denunciati, eventuali rischi o pericoli per la parte offesa che chiede aiuto. Un passaggio fondamentale per una sfera di reati delicatissima che necessita di un occhio particolarmente critico perché si tratta di capire se i fatti denunciati sono stati enfatizzati o se, viceversa, la vittima, dopo essersi presentata alle forze dell'ordine, tende a minimizzare. Un comportamento, quest'ultimo, che si manifesta di frequente: le richieste di perdono e i giuramenti di non usare più la violenza che arrivano da mariti, compagni, fidanzati ex o attuali combinate con sentimenti di affetto quando non di amore provati ancora dalle donne sottoposte a minacce, vessazioni, persecuzioni, finiscono spesso col complicare le indagini.
La legge appena entrata in vigore è lo strumento attraverso il quale il Governo spera di mettere un freno ad un fenomeno – quello dei maltrattamenti, delle violenze e dello stalking – che non accenna ad arretrare. Tra le novità, il reato di reveng porn per punire la condivisione pubblica di immagini intime senza il consenso dei protagonisti, lo sfregio del volto, l'inosservanza del divieto di avvicinamento e dell'obbligo di allontanamento dalla vittima.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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