Due anni di carcere con la sospensione condizionale della pena a patto che frequenti un percorso di riabilitazione in un centro antiviolenza. E' la condanna che il tribunale di Prato ha inflitto oggi, martedì 6 dicembre, a un ventiduenne accusato di violenza sessuale sulla fidanzatina ancora ora minorenne e che all'epoca dei fatti – il 2020 – aveva appena 14 anni. Il giovane, difeso dagli avvocati Federico Febbo e Antonio D'Orzi, ha scelto il patteggiamento ma ha potuto anche contare su una serie di attenuanti perché ha dimostrato di aver già iniziato a frequentare il centro antiviolenza e perché ha già in parte risarcito la vittima. Vittima che era parte del procedimento giudiziario in qualità di parte civile, rappresentata dalla madre e assistita dall'avvocato Alessandra Artese.
I due giovani hanno fatto coppia per qualche tempo: una storia tormentata a cui la ragazza, ad un certo punto, mise la parola fine. Una decisione che l'imputato, secondo la ricostruzione, non accettò mai tanto da tempestare la ex di messaggi, ingiurie e telefonate. Sempre secondo la ricostruzione, la ragazza fu costretta a subire un rapporto sessuale e poi a non denunciare dietro la minaccia che se lo avesse fatto, in circolazione sarebbero finiti video intimi e molto espliciti. Una pressione fortissima a cui la giovane avrebbe cercato di resistere prima di cadere preda di paure e ansie che la spinsero a cambiare le abitudini quotidiane, procurandole uno stato di angoscia.
Violenza sessuale sulla fidanzata minorenne, giovane condannato a 2 anni
L'imputato ha ottenuto la sospensione condizionale della pena ma dovrà seguire un percorso di riabilitazione in un centro antiviolenza. I fatti risalgono al 2020
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