Violenza di genere, nel 2022 centosessanta codici rossi frutto di duecento interventi dei carabinieri
Numeri che per il comandante provinciale testimoniano l'emersione del fenomeno. Il punto sulle attività dell'Arma pratese in occasione del 209° anniversario di fondazione. Premiati i militari che si sono distinti in operazioni di servizio, un commilitone di 101 anni e tre studenti
E’ stato un anno di intenso lavoro per il comando provinciale dei carabinieri di Prato che procede per il 75% derivati commessi in provincia anche grazie alla presenza di sei stazioni e una tenenza. Nel 2022 ha arrestato 238 persone e denunciato a piede libero altre 1.378. Numeri più alti del 2021, anno ancora condizionato dalle limitazioni Covid, ma più bassi del 2019. “Ma la nostra attività è cresciuta” chiosa il comandante provinciale, colonnello Francesco Zamponi. Il punto è stato fatto ieri, 5 giugno, in occasione del 209° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri.
Salta agli occhi il dato sulla violenza di genere: i codici rossi sono stati 160, frutto di oltre 200 interventi per liti, maltrattamenti in famiglia o atti persecutori. Un numero che secondo il colonnello Zamponi, va letto in positivo: “Grazie a una maggiore consapevolezza delle tutele che lo Stato ha attivato e alla professionalità dei nostri operatori, questo triste fenomeno è in emersione. E’ importante che le persone a rischio si fidino di noi e ci contattino per scongiurare il peggio”.
In una città con un forte tessuto produttivo e una presenza straniera da record, prosegue l’impegno per contrastare la concorrenza sleale e garantire la dignità del lavoro. I controlli effettuati al fianco del nucleo Ispettorato Lavoro di Prato hanno portato alla sospensione di 97 attività e a 1,5 milioni di euro di sanzioni. Sul fronte droga, nel 2022 sono stati sequestrati 62 chili, arrestate 51 persone e denunciate altre 36.
Forte l’impegno per tutelare le fasce più fragili della popolazione, anziani e giovanissimi. Per i primi è stata organizzata una campagna informativa che li aiuti a evitare truffe o furti; per i secondi invece, si è pensato a degli incontri sulla legalità. Nel corso della cerimonia di ieri, ospitata al Buzzi a causa del maltempo, è stato dedicato uno spazio ai ragazzi che si sono distinti per senso civico, impegno e altruismo, d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale. Si tratta di Francesco Famiglietti, studente del 5° anno dell’Istituto Tecnico Buzzi e presidente della Consulta degli studenti, Alessia D’alise, della classe 4a dell’Istituto Tecnico Commerciale Dagomari e Marco Menicacci, 2° anno del Buzzi.
Alla cerimonia hanno preso parte anche 30 studenti della scuola secondaria di 1° grado del Convitto Cicognini che fanno parte delle “
Giovani sentinelle della legalità”. I ragazzi hanno suonato l’Inno alla gioia, simbolo di fratellanza ed inno della Comunità Europea.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati encomi a militari che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio. Al Reparto Operativo ed alla Compagnia di Prato, per l’attività d’indagine che ha consentito di individuare gli autori del sequestro di persona a scopo di estorsione, culminato con la barbara uccisione del sequestrato, in danno di un giovane cittadino cinese residente a Prato, il cui cadavere venne rinvenuto il 10 giugno 2021 in una zona collinare alla periferia di Prato. L’encomio è stato consegnato ai rispettivi comandanti: i tenenti colonnelli Riccardo Marchi e Sergio Turini.
Encomio al vicebrigadiere Nicola Picerno ed all’appuntato scelto Fabrizio D’Angelosante della sezione Radiomobile, per aver salvato una giovane donna che voleva togliersi la vita lanciandosi dal balcone della propria abitazione; al maresciallo ordinario Domenico Falanga, al brigadiere capo Massimo Ruggiada, al brigadiere Federico Fiori, agli appuntati scelti Nicola Costantino, Fabrizio D’Angelosante e Antonio Sabatino, tutti all’epoca in servizio al Nucleo Investigativo, per aver condotto una complessa attività d’indagine che consentiva di trarre in arresto 7 persone, disarticolando un’organizzazione dedito ai furti in danno di aziende del territorio; encomio al vice brigadiere Paolo Impagnatiello, in servizio alla sezione Radiomobile, per aver partecipato, quando prestava servizio alla Stazione Carabinieri di Quarrata, ad una complessa attività investigativa che consentiva di arrestare 12 persone responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Un riconoscimento particolare è stato consegnato al carabiniere in congedo Dante Nesi (foto seguente) di Montemurlo, che quest’anno ha compiuto 101 anni. Nel corso della seconda guerra mondiale, ha combattuto in Albania dove si è distinto per aver salvato la vita ad un commilitone ferito, ricevendo per tale atto la Croce al Valor Militare. Successivamente all’8 settembre 1943, Nesi fu fatto prigioniero e trascorse quasi due anni ai lavori forzati nelle campagne albanesi, fino a quando, in seguito ad un bombardamento, unitamente ad altri commilitoni, riuscì a fuggire. Dopo mesi di peripezie, raggiunse finalmente l’Italia e, successivamente, Montemurlo.
La cerimonia, a cui hanno partecipato numerose autorità civili e militari del territorio provinciale, si è chiusa con l’esibizione della soprano Sara Chirici che ha intonato l’Inno di Mameli e l’Inno alla Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri.