Verso il congresso del Pd: Marco Martini coordinatore della segreteria provinciale, domani la nomina

Qualcosa si muove in casa Pd sul fronte del congresso provinciale per scegliere il nuovo segretario in vista della scadenza del secondo mandato di Gabriele Bosi, prevista in autunno. 

L'ala zingarettiana chiede un peso maggiore che rispecchi i nuovi equilibri emersi dalle ultime tornate elettorali. Accantonata l'idea di un traghettatore e bocciate le proposte di ottenere il ruolo di responsabile dell'organizzazione, attualmente svolto dal consigliere comunale Lorenzo Tinagli, o di vicesegretario, è stata accolta la terza ipotesi.

E così domani sera, 23 febbraio, Bosi proporrà alla segreteria la nomina di Marco Martini a coordinatore tecnico. Si tratta di un ruolo inedito per Prato ma presente in altre federazioni e anche a livello regionale. L'ex sindaco di Poggio a Caiano, zingarettiano e molto vicino alla consigliera regionale Ilaria Bugetti, siede già in segreteria provinciale con una delega tematica (tutela del territorio). Con la nomina di coordinatore tecnico assumerà anche una valenza politica che garantirà gli zingarettiani nel percorso verso il congresso in cui appare centrale anche tenere d'occhio il tesseramento con la campagna 2020 prorogata a fine aprile. E' difficile avere certezze sulle tempistiche del congresso perchè le dinamiche nazionali sono in continuo divenire. Così come è difficile già da ora ipotizzare un congresso unitario con un nome che metta tutti d'accordo, eviti dolorose lotte intestine e getti le basi per una scelta comune e condivisa del prossimo candidato sindaco di Prato. Le premesse non sono delle migliori sia per l'onda di ritorno delle questioni nazionali che per le mire degli zingarettiani sul controllo del timone. E all'interno della corrente c'è più di un aspirante al ruolo di comandante. Il giovane consigliere comunale Marco Biagioni ad esempio o lo stesso Marco Martini. Terzo nome tirato in ballo è quello di Mauro Lorenzini, ex sindaco di Montemurlo. Tutto tace invece dalla parte degli ex renziani  e di base riformista fatta eccezione per il nome di Tinagli che però ha già detto di non essere disponibile. E' presto però per avere un quadro chiaro su strategie e candidati.