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Come era da temere, il grande clamore mediatico suscitato dalla vicenda di Niccolò Matteucci, il bambino di Poggio a Caiano ricoverato al Meyer, è stato subito sfruttato da persone senza scrupoli, pronti ad approfittarsi della generosità e della commozione provocati dalla vicenda e dalle tante iniziative pubbliche, ultima delle quali il flash mob in piazza Duomo a Prato.
E' il padre di Nicco, Federico Matteucci, a denunciare pubblicamente un tentativo di sfruttare l'immagine del bambino per scopi truffaldini con un post sulla pagina Fb del gruppo, poi rimosso per motivi di tutela in attesa della denuncia. Un bar in centro a Viterbo, infatti, avrebbe messo una foto di Nicco con un biglietto per raccogliere soldi destinati a finanziare una fantomatica "grossa operazione" cui il bambino dovrebbe sottoporsi. Non solo, viene anche detto che Nicco è affetto da una malattia rara e che i suoi genitori sono senza lavoro. "Grazie ad una mia amica che per caso è a Viterbo – spiega su Fb Federico Matteucci, postando la foto incriminata, – ho scoperto che in questo bar hanno messo questo, dicendo che Nicco ha bisogno di soldi per fare un operazione grossa e che noi siamo senza lavoro! Hanno raccolto soldi ed è una truffa!". Federico Matteucci ha poi scritto di voler denunciare i proprietari del bar.
Come è noto, la famiglia Matteucci, proprio sullo slancio del successo avuto dal gruppo Facebook per Nicco, ha dato vita ad una Fondazione che porta avanti un progetto con il reparto di oncoematologia del Meyer. Tutti i soldi raccolti con le varie iniziative vengono quindi utilizzati unicamente per sostenere la Fondazione e i suoi progetti.
Come è noto, la famiglia Matteucci, proprio sullo slancio del successo avuto dal gruppo Facebook per Nicco, ha dato vita ad una Fondazione che porta avanti un progetto con il reparto di oncoematologia del Meyer. Tutti i soldi raccolti con le varie iniziative vengono quindi utilizzati unicamente per sostenere la Fondazione e i suoi progetti.
Edizioni locali: Comuni Medicei | Prato