13.01.2022 h 14:52 commenti

Tutti i banconieri del circolo sono in quarantena, i consiglieri si "improvvisano" baristi per non chiudere

Tra l'ultimo dell'anno e Befana al circolo La libertà di Viaccia il presidente e altri membri del consiglio, per due settimane, hanno tenuto aperto il bar: "Non ce la siamo sentita di chiudere in un momento così difficile"
Tutti i banconieri del circolo sono in quarantena, i consiglieri si "improvvisano" baristi per non chiudere
Boom di contagi anche fra i banconieri dell'Arci, alcuni circoli come I 29 martiri,  Favini San Paolo e Renzo Grassi sono stati chiusi, mentre al circolo La libertà di Viaccia per due settimane si sono alternati al banco i membri del consiglio. Una scelta fatta per continuare a dare un servizio al territorio, ma anche per evitare l'ennesima chiusura difficile da sostenere per un settore già in sofferenza . "In un momento complicato come questo - racconta il presidente Franco Falci - dopo mesi di chiusura forzata , abbiamo deciso di non chiudere e di trasformarci in baristi. Certo non è stato semplice, ma ne è valsa la pena". E così quattro membri del consiglio si sono alternati per fare caffè, cappucci, colazioni e servire l'immancabile amaro. "I soci - continua Falci - all'inizio erano un po' perplessi, ma poi si sono abituati alla nostra presenza. Abbiamo ridotto un po' gli orari ma, ora, con la fine delle quarantene siamo tornati alla normalità". Quarantene e paure dei contagi che sono speculari anche per gli associati. 
"L'attività delle pizzerie - spiega il presidente provinciale Enrico Cavaciocchi - è in crisi, in pochi sono tornati nelle sale,  così abbiamo deciso di puntate soprattutto sull'asporto. A tutto questo si aggiunge anche il rincaro delle bollette che ovviamente colpisce anche le nostre attività. Oltre all'aspetto economico, è ancora più importante il disagio che si sta creando: i nostri soci frequentano con meno assiduità i circoli e viene meno l'aspetto della socialità che fa parte del nostro Dna".  Le tessere degli associati infatti sono in calo anche se il 2022 è meglio dell' anno precedente: da 11mila soci provinciale del 2020 si è passati a 5mila del 2021 e nei primi mesi della nuova campagna ancora aperta i tesserati sono 7mila. "Eppure - conclude Cavaciocchi - i nostri circolo sono sicuri : abbiamo avuto numerosi controlli per quanto riguarda le normative anti Covid, a a partire dai green pass, che non hanno rilevato nessuno infrazione". 
 
Edizioni locali collegate:  Prato

Data della notizia:  13.01.2022 h 14:52

 
  • Share
  •  
 
 
 
comments powered by Disqus
 

Digitare almeno 3 caratteri.