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Trovata una lettera di Albuzzani alla moglie: “Paga la multa”


L' appunto trovato nello studio del presidente della Bcc Area Pratese fa pensare che l'uomo all'inizio volesse solo suicidarsi. Nella stessa lettera l'indicazione che l'eredità sarebbe spettata solo a Marco


Redazione


Una lettera di poche righe, manoscritta, alla moglie è stata trovata nello studio della casa di Lamberto Albuzzani, che ieri a Campi Bisenzio (Firenze) ha ucciso la donna e il figlio. ''Lascia che dell'eredità si occupi il notaio – scrive – che deve andare tutta a Marco''. Un'altra annotazione fa pensare agli inquirenti che l'uomo sia stato sorpreso dalla moglie poco prima di suicidarsi: ''Ricordati di pagare la multa che è sul tavolo''.
I due appunti lasciano ipotizzare che all'inizio Albuzzani volesse solo suicidarsi. Altrimenti perchè puntualizzare che l'eredità doveva andare al figlio Marco e chiedere alla moglie di pagare la multa? Poi chissà cosa è successo e dal suicidio si è passati alla strage. 
Lamberto Albuzzani, presidente della Banca di Credito Cooperativo Area Pratese, ieri sera intorno alle 18 ha ucciso la moglie e il figlio, poi si è sparato: in fin di vita, ha chiamato al telefono un vicino che, pensando a un malore, è andato alla casa, trovando i tre cadaveri. Nella porta, dall'esterno, c'erano ancora le chiavi. E' questa la ricostruzione degli ultimi attimi della tragedia familiare avvenuta ieri sera a Sant'Angelo a Lecore nel comune di Campi Bisenzio, nella villetta a due piani dove viveva la famiglia Albuzzani. 
Lamberto, il capofamiglia, 67 anni, si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie Maria Bellini, 66 anni, e il figlio, Marco, 23. Cinque i colpi sparati da due fucili. Albuzzani prima ha ucciso la moglie, poi il figlio che, con ogni probabilità, sentendo lo sparo si è voltato: il ragazzo era al telefono, davanti al televisore. Il cellulare è stato trovato vicino al cadavere. Forse Marco ha capito e visto che vicino aveva il telecomando dell'auto, forse ha perfino di fuggire. Poi Albuzzani si è sparato: in fin di vita ha chiamato un vicino, senza riuscire a dir nulla. L'altro, sapendo che l'anno scorso Albuzzani aveva avuto problemi di cuore, è corso alla casa, pensando ad un malore ed ha trovato la tragedia. Albuzzani ha usato due fucili da caccia, per portare a termine il suo disegno. Ne aveva altri in casa, tutti regolarmente denunciati. Nulla faceva presagire quanto accaduto. Anche se la banca presieduta da Albuzzani era al centro di un'inchiesta della Guardia di Finanza di Roma per ostacolo alla vigilanza, utilizzo di falsi strumenti finanziari e falsi in bilancio. L'inchiesta è condotta dal Procura della Repubblica di Prato. Gli inquirenti assicurano che la posizione di Albuzzani era comunque marginale. L'indagine sulla tragedia della famiglia Albuzzani è coordinata dal Pm Fedele Laterza della Procura di Firenze. 
Daniele Magrini
Edizioni locali: Comuni Medicei | Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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