Tragedia in una orditura: muore giovane operaia di 22 anni incastrata nel macchinario
Il terribile infortunio sul lavoro è avvenuto stamani in via Garigliano a Oste. Immediato l'allarme al 118 ma purtroppo per la vittima non c'è stato niente da fare. Disposta l'autopsia. Indagini in corso
E' stata risucchiata dall'orditoio al quale stava lavorando. Un infortunio che non ha lasciato scampo a Luana D'Orazio
(in basso in una foto tratta da Facebook), mamma di 22 anni, morta nella tarda mattina di oggi, lunedì 3 maggio, nel capannone dell'orditura Luana, l'azienda di via Garigliano a Oste, dove era stata assunta circa un anno fa. Immediato l'allarme al 118 dato dai suoi titolari e dai colleghi di lavoro. Inutile, però, la corsa dell'ambulanza: quando i soccorritori sono arrivati sul posto, per la ventiduenne non c'era già più niente da fare.

In pochi minuti il piazzale della fabbrica si è trasformato in un andirivieni di sirene: quelle dei vigili del fuoco arrivati in forze per la difficile e delicata operazione di recupero del corpo da dentro il macchinario, quelle dei carabinieri che, al fianco dei tecnici della Asl, hanno compiuto un lungo sopralluogo e raccolto le testimonianze degli altri operai.
Luana D'Orazio viveva a Le Querci, frazione di Agliana assieme al figlioletto e ai genitori. Stamani ha cominciato il suo turno come tutti gli altri giorni ma qualcosa non è andata per il verso giusto. Non è chiaro cosa sia successo, non è chiaro perché la giovane sia stata inghiottita dall'orditoio e perché non sia entrato in funzione il dispositivo di protezione che scatta automaticamente e blocca tutto. Saranno gli accertamenti a dare una spiegazione. La procura ha intanto disposto il sequestro di due macchinari: l'orditoio al quale è avvenuto l'incidente e un altro uguale che servirà come termine di paragone per risalire ad eventuali malfunzionamenti o evidenziare eventuali differenze nelle fasi di lavorazione. Disposta anche l'autopsia che fornirà ulteriori elementi utili a ricostruire la dinamica dell'incidente. Sviluppi sono attesi nelle prossime ore.

La titolare dell'orditura ha avuto un malore: è stata trasportata al pronto soccorso in stato di choc dai volontari della Misericordia, ed è stata la stessa associazione a rimuovere la salma e a trasferirla al reparto di anatomia patologia dell'ospedale di Pistoia.
Tra i primi ad arrivare sul posto il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: "Sono tragedie troppo grandi - le sue parole - è necessario rimarcare con forza l'importanza del lavoro sicuro come obiettivo di tutti e per tutti".