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Tra i borghi abbandonati della Calvana, resti di simboli che rimandano a culti pagani


Mauro Faldi, fotografo e ricercatore per passione, ha fatto un viaggio a Parmigno e ha documentato alcuni segni, risalenti forse all'epoca preromana, che potrebbero essere materia di studio in futuro


Redazione


Sopra Prato, lungo il crinale della Calvana, trai borghi antichi adesso abbandonati, non è escluso che un tempo si consumassero culti pagani. Non ci sono documentazioni che lo confermano ma alcuni simboli risalenti all’epoca pre romana rinvenuti sui resti architettonici potrebbero indurre a formulare questa ipotesi. La considerazione è di Mauro Faldi, fotografo e ricercatore per passione, nel suo blog “Terre incognite” parla di Parmigno come di un mistero di un borgo dimenticato della Val di Bisenzio e spiega che “non è raro il persistere di culti e credenze pagane anche in ambito apparentemente cristiano. Non sarebbe impossibile questa persistenza in comunità relativamente chiuse come quella di Parmigno”. Alla scoperta della Calvana, Faldi con la sua macchina fotografica, ha documentato, quello che resta dei simboli che un tempo decoravano la porta medievale de Le Casacce a Parmigno. La sua indagine sui borghi della Vallata per prima cosa documenta uno stato d’abbandono che non fa bene neppure alla memoria storica del territorio. Alcune carte demografiche medioevali ci dicono, inoltre, che  luoghi come Cavagliano, Valibona, Parmigno, per quanto inospitali, avevano nel XIII secolo una popolazione assai più numerosa di quella presente a valle, a Prato. Oggi, i resti degli agglomerati abitativi sono sommersi dalla vegetazione. L’occhio attento del viandante potrà comunque notare alcuni simboli, forse lunari o solari, scampati al tempo, che potrebbero fare pensare che gli antenati della vallata potessero essere affascinati dalla stelle e che a questa attività associassero riti spirituali, non necessariamente cristiani. Quello del blogger potrebbe esser uno studio preliminare, interessante da esaminare circa le attività della popolosa comunità che tanti, tanti, tanti anni fa, abitava la zona del crinale della Calvana e la volontà di approfondire la conoscenza delle origine del territorio, potrebbe, a sua volta, essere un incentivo a riportare a nuova luce, non solo storica, i borghi della vallata. “Altrimenti tra non molto di questa casa (il riferimento è alla casa torre de “Le Casacce" su cui Faldi ha fotografato i simboli allo studio, ndr) e delle sue "sfere" secolari resterà solo una memoria sempre più sbiadita, e ben pochi dopo di me potranno ancora riflettere e pensare sulla storia di questi simboli e della comunità che li ha espressi”. A questo link, l'articolo completo di Mauro Faldi

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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