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Torna alta la tensione tra Sì Cobas e polizia: incidenti al presidio contro la Texprint


Gli operai in sciopero avevano bloccato un camion carico di merce. Dopo quattro ore di trattative gli agenti sono intervenuti per consentire al mezzo di riprendere la marcia. Accuse del sindacato: "Abusi contro chi chiede solo i propri diritti"


Redazione


Torna alta la tensione tra i lavoratori sostenuti dai Sì Cobas e le forze dell'ordine. Disordini sono scoppiati nel tardo pomeriggio di ieri, 13 febbraio, in via Aldo Moro, dove da giorni i dipendenti della Texprint sono impegnati in picchetti e proteste dopo la rottura delle trattative con l'azienda, per chiedere l'applicazione del contratto 8×5 (turni di otto ore di lavoro per cinque giorni la settimana).
La situazione è degenerata quando un gruppetto di una decine di lavoratori in sciopero ha cercato di bloccare un camion che, dopo aver caricato la merce, era uscito dall'azienda. Secondo i Sì Cobas l'operazione sarebbe stata illegale e avrebbe messo a rischio la sicurezza degli automobilisti che transitavano su viale Moro. Così hanno deciso di impedire al camion di muoversi sdraiandosi davanti. A quel punto è intervenuta la polizia che ha iniziato una trattativa per consentire al mezzo di riprendere la marcia. Poi gli scontri, immotivati secondo il sindacato. 
"Ci troviamo, ancora una volta – viene spiegato in una comunicato -, a dover denunciare un grave abuso operato dalla polizia contro operai in sciopero. Credevamo e speravamo di esserci lasciati alle spalle l’atteggiamento di repressione violenta verso l’esercizio del diritto di sciopero che ha caratterizzato l’operato della Questura di Prato tra il 2018 e il 2019, con continui interventi contro i lavoratori che denunciavano le vergognose condizioni di sfruttamento del distretto tessile". In particolare i Sì Cobas denunciano l'atteggiamento aggressivo dei poliziotti che, come si vede in un video, avrebbero anche ammanettato uno degli operai per poi liberarlo subito dopo.
Dalla Questura, invece, si fa sapere che l'intervento è stato necessario per liberare il camion che era tenuto arbitrariamente bloccato. Dopo quattro ore di trattativa, visto che la situazione non si risolveva, gli agenti sono intervenuti, spostando i manifestanti. "Nessuno è rimasto ferito – si sottolinea dalla Questura – e nessun provvedimento è stato preso contro i manifestanti. Lo scopo era consentire al camion di rimettersi in marcia ed è stato raggiunto"
"Da venerdì i lavoratori sono in presidio permanente davanti alla fabbrica – proseguono i Sì Cobas -. La vertenza e le agitazioni vanno avanti ormai da un mese. Chi sciopera non sta chiedendo la luna: si rivendica il diritto ad un contratto regolare, a non lavorare come schiavi 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana. A poter usufruire di malattie, ferie, permessi. Si lotta per la vita, in una fabbrica dove le condizioni di sfruttamento hanno prodotto anche gravissimi infortuni, l’ultimo dei quali ha portato alla perdita di una falange delle dita ad un operaio. Anche in questo caso siamo di fronte al solito grande paradosso: lavoratori che con coraggio decidono di denunciare illegalità imprenditoriale, mafia e caporalato chiedendo che vengano rispettati diritti e legalità, vengono trattati come criminali".
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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