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Strutture sanitarie, ecco cosa prevede per Prato il piano regionale presentato al Pnrr


Due delle cinque case di comunità saranno realizzate in città: San Paolo e l'ex anatomia patologica al Med. L'ampliamento del Santo Stefano sarà coperto dai fondi dell'articolo 20. Aggiornamento sull'ex area ospedaliera e il serpentino.


Redazione


Cinque case della salute, due ospedali di comunità e due centrali operative territoriali per garantire la presa in carica del paziente. E’quanto prevede per la provincia di Prato il piano di potenziamento delle strutture sanitarie che la Regione ha presentato al Pnrr per un totale di 200milioni di inevstimenti.
Due delle cinque case di comunità, aperte h24, dotate di diagnostica e di medicina generale e pensate per bacini di utenza di 50mila persone, saranno in città: si tratta del futuro distretto di San Paolo e dell’ex anatomia patologica a Misericordia e dolce attraverso la ristrutturazione o la ricostruzione post demolizione. Le altre tre sono in provincia: i distretti di Vaiano e di Poggio che saranno ampliati e la costruzione di una nuova struttura a Montemurlo, di fronte alla Coop. 
I due ospedali di comunità sono gli attuali spazi Covid al Creaf e le cure intermedie nella palazzina Ovest del Misericordia e Dolce. 
Vediamo ora un aggiornamento sugli altri interventi strutturali in campo sanitario.
Il più importante è l’ampliamento del Santo Stefano attraverso una nuova palazzina da 100 letti. Non sarà finanziato dal Pnrr ma dal cosiddetto articolo 20. Si attende entro poche settimana la firma dell’accordo Stato Regioni per sbloccare le risorse già assegnate che per Prato sono circa 20 milioni di euro. A quel punto Asl Toscana Centro potrà fare la gara per i lavori. Nell’attesa partiranno i lavori di messa in sicurezza idraulica dell’area ospedaliera. Il cantiere dovrebbe partire già alla fine di questo mese. Lo sblocco dell’articolo 20 permetterà anche di procedere con la costruzione del distretto di San Paolo, oltre 4 milioni di euro, che rientra anche nelle richieste di finanziamento al Pnrr ma solo per una parte. 
Area ex Misericordia e dolce.
I tecnici di Arpat e di Asl hanno accertato che il serpentino trovato nell’area asfaltata dell’ex parcheggio tra il retro dell’ospedale e Sant’Orsola, non è dannoso per l’ambiente e la salute dei cittadini perché è compatto, non si sbriciola e non dilava. Può essere quindi trattato in loco e questo permetterà minori costi e più velocità. Asl invierà ad Arpat il piano con l’intervento e la documentazione di valutazione del rischio. L’obiettivo è terminare l’intervento entro la fine dell’inverno in modo da poter dar corso al passaggio di proprietà con il Comune che vuole realizzare in questa area un parco urbano il cui progetto esecutivo, però, non è ancora pronto.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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