“Vi metto in mezzo a una strada e vi faccio perdere il lavoro tanto siamo in Italia, vi denuncio”. E' solo una delle frasi che un marocchino di 37 anni ha rivolto contro i poliziotti intervenuti nella serata di ieri, venerdì 8 dicembre, in un'abitazione di via del Girasole, a San Giusto, per una lite in famiglia. E' stato il fratello a chiedere aiuto dopo essere stato schiaffeggiato dal trentasettenne che, dietro la minaccia di chiamare la polizia, ha impugnato un coltello da cucina e con quello si è ferito all'addome per poi dare la colpa al fratello stesso. L'ira del marocchino si è poi riversata sugli agenti che sono arrivati per mettere fine alla lite e che hanno cercato in tutti i modi di calmarlo: “Se mi portate in questura io dico che mi avete picchiato voi”, le sue parole mentre sbatteva la testa contro la carrozzeria della Volante. Una volta arrivato in questura, l'uomo ha alzato il livello dello scontro con sputi, parolacce, offese di ogni tipo rivolte in particolare ad una poliziotta che è stata ricoperta di insulti. A questo punto è scattato l'arresto che nel caso di oltraggio a pubblico ufficiale è facoltativo ma è stato praticamente inevitabile tante sono state le offese e gli sputi e i ripetuti “siete senza palle” all'indirizzo dei poliziotti. Il sostituto procuratore Laura Canovai, sulla cui scrivania sono arrivate le carte dell'arresto, ha chiesto la convalida e la custodia in carcere. Il giudice ha recepito la richiesta: il marocchino è stato rinchiuso nel carcere della Dogaia.