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Svolgeva l’attività senza avere l’autorizzazione sia per le emissioni in atmosfera che per gli scarichi idrici. Per questi motivi è stata sequestrata un'azienda alle Fontanelle specializzata nella produzione di grucce appendiabiti.
Il sequestro è scattato durante uno dei controlli che la squadra interforze sta compiendo nei confronti di aziende a rilevante impatto ambientale, appartenenti al settore delle tintorie, rifinizioni e stamperie. Da queste attività, quando ad esempio nella fase di produzione delle grucce vengono utilizzate grandi quantità di solventi di qualità scadente e non sono utilizzati impianti di aspirazione e trattamento dei fumi, derivano generalmente problematiche sanitarie e ambientali riguardanti l’emissione di maleodoranze, con problemi anche per la salute degli stessi lavoratori.
Durante l’accertamento, sono stati identificati cinque cittadini extracomunitari, tutti lavoratori a nero, due dei quali, uno di nazionalità cinese e l’altro senegalese, sono risultati clandestini. Anche i rifiuti non venivano gestiti correttamente. L’area destinata alla lavorazione era invasa fino al soffitto da scatoloni contenenti grucce.
I locali sono stati sequestrati dalla polizia municipale mentre la titolare cinese, una donna di 50 anni, è stata denunciata per violazioni alle norme in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e violazioni in materia ambientale. Insieme a un suo familiare, è stata deferita all’autorità giudiziaria per favoreggiamento alla permanenza di clandestini nello Stato italiano e sfruttamento di manodopera irregolare.
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