Diceva a tutti di essere un maresciallo dei carabinieri e a rendere credibile la sua appartenenza all'Arma c'era la collezione di stellette, distintivi, fiamme, gradi di maresciallo e di brigadirere, alamari, bandoliere, cartucce (a salve) e bossoli (da caccia), una pistola (in realtà una scacciacani ma priva del tappo rosso), una divisa e placche varie che conservava in casa. Un'infinità di materiale che è stato sequestrato dai carabinieri – quelli veri – al termine di un controllo nell'abitazione dell'uomo, un cinquantanovenne originario di Foggia ma residente a Prato. Un supertifoso della Benemerita evidentemente, tanto da raccoglilere tanti di quegli oggetti che forse non si troverebbero nemmeno in casa di un carabiniere in servizio. Tra tutto il materiale sequestrato, anche diverse foto con il cinquantanovenne in divisa. Il controllo è scattato quando al comando provinciale è arrivata la voce che c'era un uomo che millantava di essere un carabiniere ma la cui descrizione non corrispondeva a nessuno dei militari effettivamente in servizio. La procura ha aperto un fascicolo che è stato assegnato al sostituto Gianpaolo Mocetti. Il reato ipotizzato è possesso illecito di segni identificativi in dotazione ai corpi di polizia.
Si spaccia per maresciallo dei carabinieri, a casa sequestrati distintivi, divisa, stellette e alamari
Nei guai un uomo di 59 anni che ha ricevuto la visita dei carabinieri (veri). Deve rispondere di possesso illecito di segni identificativi in dotazione ai corpi di polizia
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