Provincia, si conclude il mandato di Puggelli: investimenti per oltre 100 milioni di euro in quattro anni
La soddisfazione maggiore del presidente uscente è aver riportato la Provincia ad essere la casa dei sindaci e dei pratesi, il rammarico non essere riuscito a iniziare il processo di riqualificazione dell'ex complesso della Misericordia
Oltre 100 milioni di euro investiti per strade e scuole, ma soprattutto il rilancio della Provincia come "casa dei sindaci" e dei pratesi. Francesco Puggelli ha tracciato il bilancio dei suoi quattro anni da presidente della Provincia di Prato due dei quali caratterizzati dall' emergenza Covid.
"Lascio un bilancio sano, nonostante i 13 milioni di prelievi annui da parte dello Stato, perché ho amministrato con la mentalità del sindaco, figura abituata alla concretezza. Ma il mio orgoglio più grande è di avere dato alla Provincia di Prato un ruolo primario anche fuori Toscana : siamo stati i primi a introdurre le tende e i tamponi durante la pandemia nelle scuole". Il lungo elenco continua con il primato di essere in linea con il cronoprogramma del Pnrr la cui prima data per l'assegnazione delle gare era fissata a fine dicembre, poi spostata a settembre 2024. "Un lavoro di squadra che ha coinvolto tutto il mio staff e che lascia al mio successore una base solida di programmazione e tante opere già progettate". E a proposito del suo successore Simone Calamai e delle frizioni con Edoardo Prestanti il presidente uscente vuole vedere il lato positivo: "Quando ho accettato questo ruolo nessuno lo voleva fare, ora c'erano almeno due candidati, vuol dire che torna ad essere un ruolo importante". Forse anche perchè entro il 2024 l'indennità sarà equiparata a quella percepita dal sindaco Biffoni. Tra gli insuccessi, invece Puggelli si rammarica per non essere riuscito a portare a termine la riqualificazione dell' ex immobile della Misericordia in via del Seminario(leggi) e quella di palazzo Novelucci di proprietà della Provincia ma sede di uffici regionali dove avrebbe voluto trasferire alcuni uffici e il museo del calcolatore di proprietà del Dagomari. "Nel bilancio negativo va ricordato il problema dell'organico: nonostante i concorsi indetti a partire dal 2022, prima non potevamo, all' ufficio tecnico resta una sola persona, le altre 8 hanno scelto sedi diverse. Abbiamo comunque già impostato un nuovo concorso".
Puggelli guarda anche al futuro dell' Ente che nei prossimi anni potrebbe tornare ad essere di primo livello, con il presidente eletto direttamente, visto che ci sono già due proposte di legge depositate per attribuire alle Province più funzioni a partire dalla formazione, lo sviluppo economico, il Tpl, i servizi pubblici ed essenziali e l'ufficio europeo "Sostengono il ritorno alla votazione diretta - spiega Puggelli - perchè le nuove funzioni necessitano di una visione politica che sia condivisa" .