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Sette operai morti nel rogo di un capannone in via Toscana


Tragico incendio questa mattina: tra le fiamme perdono la vita sette cinesi, altri tre feriti, due in gravi condizioni. Si scava ancora tra le macerie


Redazione


Tragedia in un’azienda del Macrolotto. Stamani, domenica 1 dicembre, poco dopo le 7 si è sviluppato un grosso incendio all’interno di una ditta di via Toscana 63/5, la Teresa Moda, di cui risulta titolare una donna cinese. Tragico il bilancio: sette persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite, due di loro sono ricoverate in Rianimazione con gravi ustioni su tutto il corpo e sintomi di intossicazione. La terza ferita è invece una giovane donna che, fortunatamente, non è in gravi condizioni. All’interno c’erano anche un’altra persona e un bambino, rimasti miracolosamente illesi. E’ proseguito tutta la notte il lavoro dei vigili del fuoco alla ricerca di eventuali altre vittime. Non è stato facile capire quante fossero le persone all’interno. La polizia, intervenuta con le Volanti, ha raccolto testimonianze su circa una decina di adulti presenti al momento in cui sono divampate le fiamme. Alcuni sarebbero riusciti a fuggire in tempo, altri purtroppo sono rimasti bloccati nella trappola di fuoco. Per questo i vigili del fuoco hanno continuato a cercare tra le macerie del capannone, alla ricerca di eventuali altri dispersi.
La prima vittima è un uomo ed è stato trovato verso le 9.30 dai vigili del fuoco: era in pigiama e a piedi nudi, probabilmente stava cercando di mettersi in salvo ma non è riuscito a raggiungere l’uscita. La seconda vittima è stata trovata più tardi, semisepolta dalle macerie del tetto crollato. Intorno a mezzogiorno e mezzo è stato trovato il terzo corpo e poco dopo i vigili del fuoco hanno localizzato un quarto cadavere e poi un quinto. Anche questi ultimi due erano nella parte interna del capannone. A metà pomeriggio il bilancio si è fatto ancora più grave: i soccorritori hanno infatti rinvenuto altri due corpi. In totale, quindi, le vittime accertate sono sette: quattro uomini, due donne e un settimo cadavere del quale non è ancora stato accertato il sesso visto che sono stati ritrovati solo pochi resti. Uno di loro, sorpreso dalle fiamme mentre era nella parte più interna del soppalco-dormitorio, ha provato a fuggire da una finestra, ma dopo aver spaccato il vetro è rimasto intrappolato dalle inferriate e i soccorritori lo hanno trovato con un braccio inutilmente proteso verso la salvezza.
E’ crollata proprio la parte dell’edificio dove si trovavano i dormitori degli operai. Il timore per tutto il giorno è che altre persone potessero essere rimaste intrappolate tra le macerie dei loculi, ricavati in un’area soppalcata che correva lungo una delle pareti. I divisori dei loculi, fatti in cartongesso o in semplice cartone, hanno fatto da facile esca alle fiamme, al pari del materiale tessile acrilico accumulato nello stanzone.
Le operazioni di soccorso sono state molto difficoltose, non solo per i focolai presenti all’interno del capannone fino a pomeriggio inoltrato, ma anche per il precario stato della struttura, in parte già crollata.
In mezzo alle macerie sono stati trovati anche dei giocattoli e questo ha fatto temere per la presenza di bambini. Solo in serata si è accertato che un bambino di 4 anni sarebbe stato fatto uscire nei primi momenti dell’incendio dalla madre che poi lo avrebbe affidato ad uno zio.
Sul posto sono intervenuti in forze i vigili del fuoco dalla vicina caserma di via Paronese, rinforzi sono arrivati anche da Pistoia e dagli altri comandi della Toscana. Il 118 ha inviato numerosi mezzi di soccorso di tutte le associazioni cittadine.
Al momento è prematuro fare ipotesi sulle origini del rogo. Sembra però che le fiamme si siano sviluppate molto velocemente, anche a causa del materiale tessile presente nel capannone, intrappolando nell’edificio gli operai. Una grossa colonna di fumo si levava dal tetto del capannone ed era visibile anche a distanza.
Sul luogo della tragedia è arrivato anche il questore di Prato, insieme al magistrato di turno, il sostituto procuratore Lorenzo Gestri, che una volta ricevuta la prima relazione tecnica aprirà un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, reati che potrebbero aggravarsi. Le indagini sulle cause dell’incendio sono affidate alla squadra di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Anche la polizia scientifica sta facendo un sopralluogo. Qualcuno avrebbe parlato di un forte odore di gas poco prima che si sviluppasse l’incendio. Le ipotesi sulle quali si sta lavorando sono molte: da una stufa elettrica usata per riscaldare uno dei loculi ad una sigaretta, ma potrebbe essersi verificato anche un corto circuito ad una delle macchine uste per la lavorazione. Il capannone risulta essere di proprietà di una persona pratese che l’aveva affittato alla ditta cinese.
Nel pomeriggio anche il sindaco Roberto Cenni e il presidente della Regione Enrico Rossi hanno raggiunto il luogo della tragedia, accompagnati dal prefetto Maria Laura Simonetti.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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