19.12.2016 h 18:40 commenti

Senza lavoro e senza casa vive in un fienile abbandonato da 4 anni, la storia di Fabrizio

A 52 anni Fabrizio vive di lavoretti e mangia nei locali di Comeana che gli fanno trovare sempre un pasto caldo. Chiede una stanza e un bagno per ricominciare a vivere dignitosamente
Senza lavoro e senza casa vive in un fienile abbandonato da 4 anni, la storia di Fabrizio
Quella di Fabrizio Corti non è una storia da raccontare sotto l'albero di Natale ai bambini che attendono impazienti di aprire grandi pacchetti colorati e ai loro genitori. Da quattro anni quest'uomo di 52 anni di Comeana, vive in un fienile abbandonato, senza porte ne finestre. Per ripararsi dal freddo ha uno spesso strato di coperte dentro il quale si arrotola fino a scomparire. Sarà così anche per la notte di Natale e per quella di Capodanno, date insignificanti per chi non ha un tetto sopra le testa. Fabrizio fa piccoli lavoretti e mangia grazie alla generosità dei bar e dei ristoranti della zona che gli fanno sempre trovare qualcosa di caldo, ma questa non è vita. Lo incontriamo al circolo arci di Comeana. La sua è una storia di marginalità sociale che si è sommata alla sfortuna e forse anche alle cattive compagnie frequentate in passato, durante la sua gioventù. Fabrizio è un ex tossicodipendente, tuttora seguito dal Sert. Lo dice apertamente. Nel 2011 il mondo gli è crollato addosso: la madre con cui viveva è morta e la ditta per cui lavorava come fabbro ha chiuso. Senza uno stipendio è scattato lo sfratto. Tramite servizi sociali e Sert per un anno e tre mesi ha vissuto nella residenza protetta Casa Betania a Prato, poi si è trovato in mezzo a una strada: "Non sono luoghi dove si può stare per sempre - racconta Corti - e l'idea di andare al dormitorio La Pira non mi piaceva perchè significa incontrare persone che non voglio più vedere ora che sono uscito dal tunnel della droga. Io a Prato non ci voglio andare. Così mi sono sistemato in un rudere nel mio paese. La Caritas mi voleva dare un pacco con prodotti crudi. E dove cuocio la pasta? I servizi sociali mi hanno detto di andare a mangiare alla mensa La Pira, ma ci vogliono 5 euro di biglietti d'autobus, tanto vale stare qui e usare quei soldi per un panino. E poi perdo tre ore che posso utilizzare per fare qualche lavoretto qua e là. Vorrei solo una stanza e un bagno. Per il resto mi arrangio da me. Sono disposto a fare qualsiasi tipo di lavoro. Sono due mesi che le assistenti sociali non si fanno sentire. Sert e Comune si rimpallano la competenza, ma in fondo cosa chiedo? Solo quattro pareti dove dormire. Non voglio altro". 
L'assessore ai servizi sociali del Comune di Carmignano, Federico Migaldi, accoglie positivamente la richiesta di Fabrizio Corti: "L'ultimo incontro congiunto con Sert e servizi sociali del Comune risale al 2014, poi Fabrizio si è sempre dimostrato sfuggente. Se non c'è una sua collaborazione non possiamo iniziare un percorso di reinserimento. E' uscito da Casa Betania perchè non rispettava le regole, ma se ora è disposto a riallacciare i rapporti con il Sert per seguire un progetto che preveda lavoro e riabilitazione, allora sarà possibile anche trovare un affittacamere dove sistemarlo. E' chiaro che non possiamo dare una casa così a scatola chiusa. La persona va inquadrata in un percorso e ci sono delle regole da rispettare. Se ha la volontà di farlo è un passo avanti, siamo pronti a fare un nuovo tentativo". 
E.B.
 
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Data della notizia:  19.12.2016 h 18:40

 
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