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Compie 10 anni il progetto "Cittadini del Mondo – Passaggio in India" , realizzato dall'Asl Toscana Centro in stretta collaborazione con le suore Domenicane di Iolo, la Polisportiva Aurora e il Comune di Prato per promuovere la salute mentale e ridurre i pregiudizi verso chi soffre di malattie psichiatriche attraverso una rete di solidarietà internazionale. Dopo due settimane di attività al manicomio di Cochin, dal 10 al 26 novembre, studenti, professionisti, volontari, utenti della Polisportiva Aurora e alcuni operatori dell'Asl hanno raccontato ieri, 4 dicembre, la loro esperienza fatta di aiuti concreti ma anche di ascolto, tra povertà e disperazione. «Dieci anni fa quel manicomio era un luogo nel quale poche persone avevano il coraggio di entrare, e quando lo facevano scappavano subito. Nel nostro piccolo crediamo di aver dato un contributo significativo alla sua trasformazione». Per Daniele, un giovane ragazzo che fa parte della Polisportiva Aurora: «L'esperienza inizialmente non è stata facile, però ci tornerei altre mille volte. Facevamo dei lavoretti semplici, come imbiancare, ma giorno dopo giorno vedevamo i miglioramenti davanti ai nostri occhi».
Hanno preso parte al viaggio anche il fotografo e scrittore Davide Cerullo e la professoressa Serena Magnini, che avranno il compito di realizzare un libro fotografico, e l'assessore all'istruzione Maria Grazia Ciambellotti. «Per me è stata un'esperienza bellissima – ha dichiarato l'assessore – In tanti me ne avevano parlato e mi avevano fatto visionare i materiali dei viaggi precedenti, ma sperimentare in modo diretto e vedere con i propri occhi fa assumere tutt'altro significato a questa esperienza». Nata per aiutare chi è affetto da problemi mentali sia in India che in Italia, l'iniziativa si è rivelata terapeutica anche per tutti i partecpanti, i giovani in paticolare che riescono così a ridimensionare ansie e problemi tipici dell'età. Da qui l'importanza di coinvolgere le scuole.
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