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Saldi al via in tutta la Toscana. Da domani, 5 gennaio, capi d'abbigliamento, accessori moda e calzature della stagione saranno in vendita a prezzi scontati: si va dal 20-30% al 50%. Meglio diffidare di percentuali più alte che potrebbero nascondere brutte sorprese. E' comunque un momento molto atteso sia per i consumatori, a caccia di occasioni, che per i commercianti, rimasti non proprio soddisfatti dalle vendite natalizie.
Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio Imprese per l'Italia, il budget personale di spesa sarà in media di 143 euro e ogni famiglia ne spenderà 331, dato leggermente più basso rispetto a quello dell'anno scorso. Secondo una ricerca svolta da Federmoda "a Prato, dopo un dicembre sospeso fra fine della crisi e ripresa della fiducia – si legge in un comunicato di Confcommercio – le aspettative da parte delle attività appaiono stabili rispetto allo scorso anno, con punte di ottimismo soprattutto per le prossime settimane". Secondo Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato: "la lieve flessione dei consumi registrata nel mese di dicembre potrebbe provocare un effetto rimbalzo. In tanti infatti, dopo essersi dedicati ai regali di Natale, attendono l’avvio dei saldi per poter acquistare qualcosa per sé. Certo è che per poter vedere una reale ripresa del settore moda, è necessario un maggior sforzo per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo elevata per imprese e famiglie”.
Critica la posizione di Confesercenti che propone di spostare i saldi realmente a fine stagione limitandone la durata. Secondo l'associazione tale voce ormai rappresenta il 40-45% del fatturato di un'azienda: “Abbiamo ampiamente discusso, in questi anni, per arrivare ad una data unica su tutto il territorio nazionale e l’abbiamo ottenuta. Ma l’inizio dei saldi invernali, a ridosso del Natale e a pochi giorni dall’inizio della stagione invernale, rappresenta una beffa – afferma il presidente Mauro Lassi –. Oggi, la maggior parte delle persone preferisce aspettare l’inizio dei saldi per acquistare capi pesanti e di maggior impatto sul budget familiare, limitandosi ad acquistare accessori e piccoli gadget nel periodo natalizio, ciò a discapito e danno del fatturato delle imprese del settore. Cambiare si può e si deve: riportare i saldi a fine stagione, limitarne la durata, rendere tutto chiaro e trasparente è semplice, è nell’interesse di tutti, facciamolo”.
Il Centro commerciale I Gigli fa sapere che proprio in occasione dei saldi, il 6 e 7 gennaio i negozi resteranno aperti fino alle 22.
