Rifiuti, per le aziende e le famiglie pratesi confermata la stangata: aumenti dal 3 al 7 per cento
Le imprese maggiormente colpite. La carenza di impianti per lo smaltimento in Toscana fa crescere i costi che si ripercuotono poi sugli utenti
Il Bilancio di previsione 2023, che sarà discusso nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 20 aprile, porterà una brutta sorpresa, per quanto annunciata, per i contribuenti pratesi. Le tariffe della Tari 2023 vedranno infatti un aumento che va dal 4 al 7% per le aziende mentre l'incremento sarà del 3% per le famiglie. L'aumento, viene spiegato dal Comune, è determinato dai maggiori costi del Piano Economico e Finanziario per la raccolta dei rifiuti, passato da 45 a 48 milioni. Un aspetto, quest'ultimo, sul quale il sindaco Biffoni si è soffermato nei giorni scorsi quando ha chiesto alla Regione di attivarsi per realizzare in Toscana impianti per i rifiuti. Una posizione, quest'ultima, che vede schierarsi a fianco del sindaco anche la parlamentare pratese di Forza Italia Erica Mazzetti: "L'appello di Alia, ma anche del sindaco Biffoni, a darsi una mossa sugli impianti è un segnale chiaro - dice la deputata -; in passato furono gli imprenditori a chiederlo ed ho sempre sostenuto questa posizione anche con una proposta di legge. Del resto, a suo tempo, quando si parlava della multiutility, che avrebbe dovuto - dicevano i promotori - risolvere tutto, posi il problema dell'assenza di impianti dunque della non autosufficienza dei territori. I nodi stanno venendo al pettine. Urge un cambio di paradigma: abbandonare l'ambientalismo e scegliere il pragmatismo".
Tornando al Bilancio di previsione 2023, le aliquote Imu ed Irpef applicate dal Comune continuano a rimanere invariate, con la conferma della detrazione Imu di 200 euro per l'abitazione principale e con in più l'esenzione per cinema, teatri e sale per concerti e spettacoli (categoria D3), ovvero quei soggetti per cui il pagamento dell'Imu era stata sospeso dalla normativa nazionale a causa del Covid fino al 2022: il Comune di Prato ha pertanto stabilito l'esenzione per il 2023 per la parte di propria competenza e quindi i proprietari che siano anche gestori di cinema, teatri, sale per concerti e spettacoli saranno tenuti al pagamento della sola quota spettante allo Stato, pari allo 0,76% anziché l’intera aliquota del 1,06%. Oltre alla detrazione per l'abitazione principale vengono confermate anche le detrazioni per l’installazione di telecamere da parte dei soggetti autorizzati di cui al D.L. 14/2017 (Decreto Minniti) nella misura di 80 euro a telecamera.