Riciclaggio, droga, immigrazione clandestina: maxioperazione delle Fiamme gialle. Impegnati anche i cani “annusa soldi”

Non soltanto i cani antidroga ma anche i cash dog, i cani che fiutano le banconote, impiegati nel maxi controllo economico-finanziario a cui ha dato il via all'alba di oggi, mercoledì 18 aprile, il comando provinciale della guardia di finanza di Prato. Labrador e pastori tedeschi addestrati per scovare soldi nascosti anche in modo ingegnoso in doppifondi, bagagli e veicoli, stanno passando al setaccio i pronto moda del Macrolotto 1 e 2, gli sportelli money transfer e gli uffici di intermediazione finanziaria.

Ottanta i finanzieri, tutti in forza a Prato, che fino a tutto domani controlleranno il territorio. Nel mirino riciclaggio, lavoro nero, immigrazione clandestina, contraffazione, spaccio di droga. L'operazione di questi giorni altro non è che un intervento mirato e approfondito scaturito dalla precedente denominata “Alto impatto” che ha consentito alla guardia di finanza di acquisire elementi sui diversi canali di flusso di denaro verso la Cina e sulla riconquistata fetta di mercato da parte dei money transfer dopo anni di indagini che – questa è la percezione degli investigatori – avrebbero convinto a utilizzare altre strade per trasferire i soldi.
I cash dog rappresentano un prezioso ausilio nella lotta al traffico illegale di valute e sono utilizzati, oltre che in Italia dalla guardia di finanza, in Israele e negli Stati Uniti.
Battute a tappeto le zone industriali dei due Macrolotti dove è altissima la concentrazione di attività imprenditoriali cinesi e dove si riscontrano sistematiche violazioni delle varie normative di settore. In particolare, i controlli sono incentrati sulla normativa antiriciclaggio, sui flussi finanziari e patrimoniali, sul regolare soggiorno dei cittadini extracomunitari, sul rispetto della normativa sul lavoro e della regolarità contributiva e fiscale.