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Richiedenti asilo, a Prato già superata di oltre cento unità la quota massima prevista dal governo


Tutti i Comuni pratesi aderiscono alla rete Sprar: il tetto dovrebbe essere quindi circa 600 ospiti a fronte degli oltre 700 già presenti. Biffoni scrive al prefetto di Firenze: "Blocchi nuovi arrivi sul territorio toscano"


Redazione


A Prato e provincia sono già oltre 700 i richiedenti asilo ospitati. Al netto dei nuovi arrivi annunciati ieri dal prefetto, siamo già almeno 100 oltre la quota massima prevista per tutelare i Comuni che aderiscono al sistema Sprar (tutti e sette quelli pratesi), con un tetto di richiedenti asilo prefissato (la quota prevista presumibilmente è di 2,5 ogni mille abitanti per città di medie e grandi dimensioni) e da non superare. 
Sono invece 80 i richiedenti asilo accolti nella rete Sprar del Comune di Prato, una quota che andrà aumentando con la diminuzione del numero di profughi in accoglienza straordinaria fino alla messa a regime della nuova ripartizione nazionale sulla base dell’ultima circolare del Ministero dell’Interno. 
Intanto il sindaco Matteo Biffoni ha scritto al prefetto di Firenze Alessio Giuffrida, in quanto coordinatore della ripartizione regionale, in merito agli arrivi di migranti in Toscana. “Come ben sa – scrive Bifffoni – la nostra regione è sempre stata tra le più pronte e collaborative ad accogliere richiedenti asilo nel suo territorio. La grande maggioranza dei Comuni toscani ha sempre assicurato il proprio fattivo impegno, in collaborazione con i prefetti. Devo però segnalare che la situazione, dopo l'arrivo degli ultimi 600 profughi, è arrivata ormai oltre i limiti di saturazione – sottolinea Biffoni – La Toscana ha oggi una presenza di richiedenti asilo superiore del 12% rispetto alle quote assegnate, contrariamente a molte altre regioni che sono sotto la loro soglia; questo può comportare il serio rischio di tensioni sociali, fenomeno che è nell'interesse di tutti scongiurare e comporta un aggravio sui territori che mette in seria difficoltà le amministrazioni comunali”.
Biffoni conclude: “Sono quindi a chiederle di intervenire presso il ministero dell'Interno perché, valutata la situazione, blocchi nuovi arrivi in territorio toscano, riequilibrando le presenze a livello nazionale e considerando il criterio di ripartizione dei migranti non solo in base alla popolazione, ma anche rispetto alla presenza di centri Sprar e Msna come recentemente concertato tra Anci e ministero dell’Interno e certificato anche dall’ultima circolare sulla ripartizione a firma del ministro Alfano dello scorso 12 ottobre”. 
Biffoni ha comunque ribadito la necessità di ampliare la Rete Sprar a tutti i Comuni, anche per evitare conflittualità sui territori che accolgono: “Stabilire quanto prima le quote di ripartizione regionale e ampliare il sistema Sprar, con un’adesione di nuovi Comuni, sono i tasselli da cui partire per una gestione coordinata dei flussi di richiedenti asilo che, è evidente, non stanno cessando – ha ribadito Biffoni -. I numeri parlano da soli: continuano gli sbarchi e solo un sistema Sprar che sia esteso a tutti i Comuni italiani, e non gravi solo su alcuni territori, riuscirà a dare una risposta adeguata alle richieste di asilo senza mettere a rischio la tenuta sociale”.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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