Si è chiusa con l’amaro in bocca, la ventitreesima edizione di RAPpresentando, la rassegna degli agenti tessili pratesi ospitata al Wall Art. La partecipazione del mondo industriale locale non c’è stata. Per gli organizzatori, per l’ennesima volta è stata svilita la ricerca tessile: “Abbiamo ricevuto la visita dei nostri clienti più importanti – dice Enrico Gori dell’omonima ditta di rappresentanza e coordinatore di Rap – ma ancora una volta dobbiamo constatare che in molti non hanno colto l’importanza di una fiera che propone una panoramica talmente vasta che nemmeno kermesse affermate come Filo riescono a proporre. Dispiace perché siamo convinti che quando le difficoltà incalzano, come adesso, sia più che mai necessario puntare alla ricerca, all’innovazione senza paura di fare squadra, anziché alimentare una concorrenza interna che altro non fa che ridurre ulteriormente margini già risicati”. E ancora: “Ci sono ancora imprenditori interessati a studiare e sviluppare prodotti innovativi – spiega Paolo Ponzecchi della Petracchi & Ponzecchi – Un fattore importante soprattutto in un momento in cui c’è molta incertezza sulle tendenze da seguire. Oggi purtroppo la ricerca tende a concentrarsi sui tessuti greggi d’acquisto, perdendo competenze a monte e l’abitudine a studiare la composizione di un tessuti partendo dai filati, valorizzando così il patrimonio della nostra filiera”. RAPpresentando comunque andrà avanti: “È una sfida che rilanciamo perché siamo convinti di proporre agli operatori del settore una grande occasione. E prima o poi verrà colta appieno.”
RAPpresentando, occasione mancata: “Poco interesse per la ricerca da parte del mondo industriale locale”
Si è conclusa mercoledì 29 ottobre: 12 le aziende espositrici per circa 180 aziende rappresentate. Volume di affari complessivo: oltre 100 milioni di euro ma per i partecipanti qualche sorriso ma anche altrettante preoccupazioni
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