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Raddoppio della Declassata al Soccorso, Paradiso (Lega Toscana): “Ancora in tempo per il terrapieno”


"Nè sotto né sopra, ma l'ampliamento dell'attuale strada con la realizzazione di altre due corsie - spiega l'ex consigliere comunale - la Giunta Cenni non ha mai preso in considerazione questo progetto che ritengo ancora oggi il migliore perché poco costoso e di rapida realizzazione. Ci pensi il sindaco Biffoni"


Redazione


La Giunta Cenni era per il viadotto, la Giunta Biffoni è per il sottopasso. Per eliminare la strozzatura della Declassata al Soccorso le due amministrazioni, prima quella di centrodestra e ora quella di centrosinistra, non hanno percorso ipotesi alternative ai due progetti da molto tempo in discussione. Eppure c'è una terza via d'uscita. La propose tre anni fa la Lega Nord Toscana dell'ex consigliere comunale Emilio Paradiso che portò sul tavolo della sua maggioranza il progetto del terrapieno: un progetto fin troppo semplice, poco costoso e da realizzare in tempi non rapidi ma rapidissimi. “Con al massimo 8 mesi di lavoro e tre milioni e mezzo avremmo risolto una volta per tutte il problema del Soccorso. In fin dei conti si trattava di portare da due a quattro corsi l'attuale strada e i lavori, fatti prima su un lato e poi sull'altro, non avrebbero creato problemi alla viabilità o almeno non quanto la costruzione di un viadotto o di un sottopasso. Non siamo stati ascoltati, ed ecco che ora la soluzione costa milioni e milioni con la prospettiva di bloccare la città per cinque anni se va bene”. E' arrabbiato l'esponente della Lega Toscana. Arrabbiato con i suoi alleati e deluso per quella che ritiene ancora ora un'occasione persa: “I soldi della gara del gas serviranno per questa opera faraonica? E al resto ci si pensa con quali soldi? Purtroppo l'Italia è il Paese delle grandi opere, e si vede dove vanno a finire le grandi opere che non arrivano mai in fondo e quando arrivano al traguardo i costi sono più che lievitati”. Per la verità, tre anni fa Paradiso, quando si rese conto che il suo terrapieno non sarebbe mai stato preso in considerazione, giocò la carta di un progetto ancora diverso: abbassamento a raso della Declassata con sottopasso in via Roma, costo 7 milioni, tempo di realizzazione un anno. “Nemmeno questo ha trovato riscontro – dice oggi l'ex consigliere comunale – la volontà era quella di costruire il viadotto. Non so che difetti potevano e possono avere questi due progetti, l'unica cosa che noto di diverso a viadotto e interramento è il costo: molto, molto più basso”. Paradiso non crede che i tempi siano scaduti e che al sottopasso si possa ancora preferire la “declassata a raso” o il terrapieno. “Si risparmierebbero soldi da destinare a scuole, sanità, sociale, palestre, giardini, cimiteri – conclude Emilio Paradiso che si lascia andare ad una battuta – pronto Soccorso, noi siamo pronti”.   

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(N° 4 del 14/02/2009)
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