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Sono più che raddoppiate le aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Prato: da una media di 30 all'anno si è passati alle 70 degli ultimi periodi. A dirlo è il senatore di Fratelli d'Italia Patrizio La Pietra che chiede interventi immediati per ridurre il fenomeno: "La Direzione della Dogaia – scrive il parlamentare – può continuare a rimanere così inerme davanti a tanta violenza? Perché non introdurre strumenti e prassi a tutela della sicurezza degli agenti?"
Le ultime due aggressioni al personale risalgono a mercoledì 11 e venerdì 13 settembre 2019 dove gli agenti hanno riportato rispettivamente una prognosi di 10 e 5 giorni. "Ennesimi episodi di violenza – aggiunge il senatore – verso gli agenti di polizia penitenziaria che intervengono per sedare risse, a mani nude, mentre i detenuti hanno spesso a disposizione un vero e proprio arsenale come spranghe, lamette, coperchi di scatolette, tutti oggetti trovati durante le perquisizioni. Senza poi pensare che, dovendo intervenire in qualsiasi situazione, si trovano difronte anche ad atti di autolesionismo, e per colpa della privacy, senza sapere cosa rischiano di contrarre da parte del detenuto".
"Giusto garantire al detenuto tutto quello che la legge gli concede – conclude il parlamentare -, ma sarebbe opportuno che qualcuno iniziasse a prendersi cura degli agenti di polizia penitenziaria che molte volte sono, fra entrambi, i più deboli, i più soli e i più colpiti".
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