18.02.2022 h 14:18 commenti

Quindici prof del Cicognini Rodari partecipano all'Erasmus con corsi di aggiornamento all'estero

Tra le esperienze fatte anche quella del job shadowing alla scoperta di una figura innovativa come il professore tecnico di servizio, raccordo fra il mondo interno ed esterno alla scuola
Quindici prof del Cicognini Rodari partecipano all'Erasmus con corsi di aggiornamento all'estero
Lo scambio di esperienze non vale solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti. Una quindicina di professori del Cicognini Rodari hanno concluso il percorso Erasmus che prevedeva  corsi di aggiornamento e quello di job shadowing. 
"Un'esperienza importante - ha sottolineato la coordinatrice Doriana Fallo - che ha permesso agli insegnanti di confrontarsi con altri colleghi europei, ma anche di studiare altri modelli rispetto a quelli proposti dalla scuola italiana". Tra  questi sicuramente quello proposto dalla Spagna  che prevede la figura del professore tecnico di servizio con il compito di coordinare il mondo interno con quello esterno alla scuola. "Siamo rimasti colpiti - continua l'insegnante - dalle potenzialità di questo ruolo: non solo è di collegamento con le famiglie, ma anche con altri soggetti esterni come le forze dell' ordine, gli psicologi, ma anche gli assistenti sociali nel caso i ragazzi avessero anche difficoltà economiche". Un modello difficile da importare, ma da cui si può prendere spunto. Da salvare. secondo gli insegnanti, la passione e la creatività dei docenti italiani, che invece devono ancora recuperare il gap legato alla tecnologia e al coordinamento didattico dove i colleghi stranieri sono decisamente più preparati. "In generale - continua Fallo - oltre a mancare le attrezzature tecnologiche, ci mancano le competenze, mentre per quanto riguarda il coordinamento siamo decisamente troppo individualisti".
Se la scuola italiana è apprezzata per la preparazione degli studenti, ci sono problemi per quanto riguarda il criterio di valutazione degli studenti: "Nel resto dell'Europa - conclude la coordinatrice - la valutazione dei ragazzi inizia a 12 anni, da noi a sei. Un percorso che crea molta pressione sui nostri ragazzi. da queste esperienze credo che si potranno trovare riflessioni imporranti per rendere le lezioni e la preparazione dei nostri studenti sempre migliore" . 
 
Edizioni locali collegate:  Prato

Data della notizia:  18.02.2022 h 14:18

 
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