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Profughi, il vescovo incontra sei ospiti delle strutture pratesi. “Accogliere è un dovere come cristiani e come cittadini”


I sei richiedenti asilo hanno raccontato al prelato la loro storia e cosa li ha spinti lasciare il loro Paese affrontando un viaggio terribile e rischiando più volte la vita. L'appello di monsignor Agostinelli alle istituzioni


Redazione


Momenti di commozione questa mattina, sabato 25 giugno, in palazzo vescovile per l'incontro tra il vescovo Agostinelli e sei profughi ospiti di due strutture gestite dalla Coop 22 dell’Opera Santa Rita.
I sei giovani, tutti tra i 20 e i 25 anni, hanno raccontato la loro storia, perchè hanno deciso di lasciare il loro Paese e il terribile viaggio che hanno dovuto affrontare prima di approdare sulle coste siciliane. Storie di disperazione e di speranza. C’è Ibrahim Sane, arrivato otto mesi fa dal Senegal. È ancora provato dalla prigionia subita in Libia prima mettersi in viaggio per mare su un barcone. «Eravamo in 117 – racconta il senegalese – alcuni dei miei compagni non ce l’hanno fatta. Abbiamo navigato quattro giorni senza acqua né cibo, è stata durissima ma alla fine sono riuscito a salvarmi. Ringrazio di cuore l’Italia per avermi accolto». Anche gli altri ripetono quasi ossessivamente, dopo ogni frase, la parola «grazie Italia». Tutti avevano un lavoro in patria, come Destiny, nigeriano di 23 anni, che ha fatto l’operaio e il benzinaio. «Io sono qui per la libertà», ha detto con un filo di voce. C’è chi non ha scelto la via del mare ma è arrivato passando dai Balcani, come Bakar, giunto dal Pakistan dopo un viaggio di fortuna durato due mesi. Gli altri sono Ducansy dal Mali, Youssuf dalla Costa d’Avorio e Sylla dal Senegal. Tutti hanno voluto raccontare al Vescovo quello che hanno vissuto, e lo hanno fatto rivolgendo sempre un pensiero ai propri familiari rimasti a casa.  
Monsignor Agostinelli  ha ribadito «la disponibilità della Chiesa a fare la propria parte e ha fatto appello affinchè tutta la città faccia altrettanto: è un dovere come cristiani e come cittadini ma è importante che tutte le istituzioni facciano la loro parte per far fronte a questa emergenza umanitaria che non possiamo ignorare. E mi pare che a Prato i sindaci lo stiano facendo con coraggio». Monsignor Agostinelli è il delegato regionale della Conferenza episcopale toscana per i migranti, conosce benissimo le problematiche e le dinamiche del fenomeno migratorio per essere stato personalmente sulle coste siciliane dove avvengono gli sbarchi. «Auspico che l’Europa apra maggiormente gli occhi e si faccia carico di questa situazione, altrimenti mostrerà il suo limite compromettendo il suo futuro», ha concluso il Vescovo.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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