Otto clandestini sono stati trovati, nel corso di un blitz della guardia di finanza, all'interno di un’impresa di confezioni in zona Chiesanuova, gestita da cittadini cinesi. Sequestrate anche 10mila mascherine non a norma.
Ai militari è risultata immediatamente palese la totale inosservanza delle specifiche norme dettate per contrastare l’epidemia. All'interno del locale c'era un assembramento di quindici lavoratori cinesi, troppo vicini tra loro, intenti a produrre mascherine che tuttavia in quel momento non indossavano. Otto dei lavoratori sono poi risultati sprovvisti di permesso di soggiorno.
La titolare dell’impresa individuale è stata quindi denunciata per l’impiego di manodopera clandestina; per evitare la reiterazione del reato sono stati inoltre sottoposti a sequestro 29 macchinari, utilizzati dai lavoratori irregolari.
Un’ulteriore sanzione è stata comminata per il mancato rispetto delle specifiche disposizioni in materia di sicurezza nonché per non avere provveduto ad assicurare la pulizia e la sanificazione dei locali e delle postazioni di lavoro.
Infine sono state sottoposte a sequestro amministrativo 10.000 mascherine generiche, prive di qualsivoglia indicazione.
Producono illegalmente mascherine ma senza indossarle e non rispettando i protocolli di sicurezza
Blitz della guardia di finanza all'interno di un'azienda a Chiesanuova: i quindici operai erano ammassati in poco spazio e senza nessun dispositivo di protezione. Otto di loro sono risultati anche irregolari
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