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Prato e Montemurlo celebrano il 2 Giugno ricordando chi lotta contro il coronavirus


In piazza delle Carceri circa 500 persone hanno assistito alla deposizione della corona al monumento ai caduti con i mezzi della protezione civile schierati


Redazione


Celebrazione del 2 giugno particolari quelle di oggi, vista l'emergenza Covid19 e la necessità di evitare assembramenti. Nonostante questo, però, non è venuta meno la solennità del momento, come ha ricordato il sindaco Matteo Biffoni che stamani, in piazza delle Carceri, ha deposto la corona al monumento ai Caduti, accompagnato dal prefetto Lucia Volpi e dal comandante dei carabinieri, il colonnello Marco Grandini.
"Una festa ridotta nei numeri ma molto sentita, partecipata dalla gente – le parole del sindaco -. Perché abbiamo dimostrato negli scorsi mesi di essere una comunità coesa, solidale, forte. E, considerato che la fase della ripartenza non sarà semplice e la fase del post-lockdown sarà ostica, dovremo esserlo ancora di più".
Proprio per ringraziare chi in questi mesi è stato in prima linea, in piazza erano schierati i mezzi delle associazioni del sistema di Protezione civile. 
Come è tradizione, dopo la deposizione della corona, il prefetto ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Circa 500 le persone presenti comprese le autorità civili e religiose.
Anche a Montemurlo la Festa della Repubblica è stata celebrata con una cerimonia in forma ristretta in osservanza delle norme anti-assembramento e senza i diciottenni, da sempre i protagonisti della festa. Il sindaco Calamai nel suo discorso ha ricordato i quattro cittadini montemurlesi scomparsi a causa del virus ((Angelo Grazzini, Alfredo Gallorini, Franca Volpi, Lina Guarracino) e i giovani morti sulle strade (Lorenzo Destro e Samuele Fortunato).
Calamai ha poi voluto sottolineare il valore dell'articolo 32 della nostra Carta Costituzionale: "Ancora una volta è alla Costituzione che possiamo rivolgerci per cercare una strada per districarci nelle difficoltà del presente e da quelle che arriveranno in futuro.La nostra Costituzione ci dice che la vita di ogni individuo ha la stessa dignità e che lo stato sociale non può sacrificarsi a interesse economici o di parte".
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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