Più della metà dei cinesi positivi irreperibili sono già stati rintracciati dall'Asl
Sono dieci. Due di loro sono già stati sistemati nell'albergo sanitario, gli altri arriveranno nel corso della serata. Restano da rintracciare 8 persone
Si vede la luce in fondo al tunnel del rischio contagio Covid legato all'irreperibilità di un gruppo di cinesi clandestini risultati positivi. Grazie al lavoro dei mediatori culturali e delle Usca, l'Ufficio Igiene dell'Asl è riuscito a rintracciare 7 dei 15 "fantasmi" emersi con il bollettino del 26 gennaio (riferito al 25) e i 3 di ieri, 28 gennaio (riferiti al 27). Due di loro sono già nell'albergo sanitario all'Hotel Datini mentre gli altri arriveranno nel corso della serata. Saranno dotati di tesserino Stp (stranieri temporaneamente presenti) per garantirgli l'accesso alle cure, cosa assolutamente necessaria di fronte a una pandemia mondiale.
Restano da rintracciare 8 persone. Il Dipartimento di prevenzione guidato dal dottor Renzo Berti li sta continuando a cercare anche con l'aiuto della stessa comunità orientale e del Consolato che si sono subito attivati per mettere a disposizione mediatori culturali, ma anche per individuarli e per spronarli a essere meno reticenti.
Al momento non è possibile fare un collegamento tra loro per individuare un eventuale focolaio. I rintracciati si sono limitati ad assicurare di non aver avuto contatti con nessuno dal momento in cui è emersa la propria positività. Vedremo se una volta rintracciati anche gli 8 mancanti sarà possibile trovare una fonte di contagio comune tra loro. Il problema dei codici fiscali fasulli o dichiarati a voce senza alcuna corrispondenza con l'anagrafe sanitaria, però continua riproporsi. Oggi il problema riguarda 5 dei 15 cinesi positivi del bollettino di oggi su un totale di 55 nuovi casi. L'Ufficio Igiene ha richiesto quindi al laboratorio privato dove sono stati fatti i tamponi di integrare la documentazione con dei numeri di telefono. Prima di parlare di irreperibilità, quindi sarà necessario attendere l'esito delle telefonate. L'Asl rinnova l'appello ai cinesi senza documenti a non avere paura di presentarsi alle proprie strutture per verificare il contagio Covid che se presente sarà trattato nella stessa maniera degli altri pazienti.
Seppur contenuto, negli ultimi giorni assistiamo a un aumento della presenza orientale nel bollettino del contagio Covid. Cosa che può essere spiegata facilmente ricordandosi che ci stiamo avvicinando al Capodanno cinese che esattamente come il nostro Natale prevede feste, cene e ritrovi familiari.
(e.b.)