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Permessi di soggiorno formalmente validi ma ottenuti con documenti falsi. Un fenomeno in aumento


A centinaia di stranieri sono stati proposti , quelli che il procuratore Capo della Repubblica di Prato ha definito "veri e propri pacchetti fondati su documenti contraffatti" Se ne è parlato al sesto convegno “Falso documentale e anticontraffazione " organizzato dalla Municipale


Redazione


L’ “industria del falso” trova a Prato un terreno fertile; dalla falsificazione delle etichette dei tessuti fino alla produzione di permessi di soggiorno formalmente validi ma ottenuti con una serie di documenti non veri. Temi importanti soprattutto per la polizia municipale, in prima linea ad arginare questo fenomeno, che ha organizzato il sesto convegno internazionale “Falso documentale e anticontraffazione a cui hanno partecipato 300 persone provenienti da tutta Italia . “Purtroppo – ha sottolineato Andrea Pasquinelli comandante della Municipale – sul nostro territorio convivono varie attività legate al falso, ci siamo attrezzati con un ufficio specifico in grado di produrre perizie legali, ma anche con una squadra che controlla negozi al dettaglio e produzione”. Interventi che sono aumentati negli ultimi anni e si sono anche avvicinati al complesso mondo dell’ e- commerce . “Le falsificazioni – continua Pasquinelli – sono in continuo aumento ma i controlli sono molto difficili da effettuare, generalmente il problema è nella realizzazione di portali non sicuri dove si vendono oggetti falsificati”. La piaga della contraffazione è arrivata anche ad intaccare i procedimenti legali per ottenere i permessi di soggiorno, tanto che il procuratore capo della Procura della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi ha parlato di veri e propri pacchetti di documenti falsi offerti agli stranieri. “Indagini in corso, ma anche alcune ormai concluse – ha spiegato – hanno portato alla luce centinaio e centinaia di casi, che però sono solo una parte molto piccola rispetto alla realtà, di permessi di soggiorno formalmente corretti, ma ottenuti su una serie di documenti falsi partendo dalla busta paga fino all’azienda che l’ha emessa”. Al convegno moderato dall’ispettore Stefano Assirelli è seguito anche un laboratorio diretto da Leonardo Fabbri , Andrea Silvi e Alberto Campajo. In platea anche il sindaco Matteo Biffoni: "L'ampia partecipazione all'evento ci conferma che Prato è un punto di riferimento importante in Italia per questo tipo di attività – ha commentato – Ringraziamo la polizia municipale per la grande competenza che è riuscita a conseguire anche nella lotta alla falsificazione dei documenti e delle merci"

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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