Peretola, le prescrizioni del ministero: troppo alto il rischio con il sorvolo su Toscochimica
Notizie di Prato mostra in esclusiva una delle pagine del parere della commissione Via, non ancora pubblicato integralmente, in cui viene Chiesto a Enac di affidare a un soggetto terzo pubblico uno studio sul rischio di incidente aereo che consideri anche gli stabilimenti a rischio rilevante in base alla Direttiva Seveso
Contro il rischio incidenti aerei sarà necessario uno studio redatto da un soggetto terzo pubblico con esperienza che dovrà essere sottoposto all'approvazione del ministero dell'Ambiente che potrà richiedere in merito ulteriori valutazioni ambientali. E tale approfondimento riguarda da vicino Prato perchè uno dei nodi che dovrà sciogliere è il pericolo legato al sorvolo sulla Toscochimica, stabilimento del Macrolotto 2 che secondo l'articolo 8 della Direttiva Seveso rientra nel rischio di incidente rilevante.
E' una delle prescrizioni più forti che la commissione ministeriale Via impone a Enac e a Toscana Aeroporti per la realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze che, a questo punto, ha davanti a se una strada tutta in salita. Il parere della commissione ministeriale è datato 2 dicembre, ma ad oggi, lunedì 27 febbraio, il decreto che lo recepisce non è ancora stato pubblicato. Duecentocinquanta pagine di prescrizioni che di fatto sono top secret nonostante l'opera in questione sia stata definita dal governo di interesse strategico e venga di conseguenza finanziata con soldi pubblici. In questi tre mesi sono emerse solo delle indiscrezioni di stampa sulla tutela delle oasi naturalistiche protette e sullo spostamento del Fosso Reale, ma Notizie di Prato è riuscita a ottenere un estratto del parere tecnico che contiene uno degli obblighi più pesanti di tutto il dossier, sia per forma che per sostanza. La necessità di affidare a terzi un approfondimento sul rischio incidenti aerei prima che l'opera possa essere realizzata, infatti, evidenzia l'insufficienza delle informazioni contenute nel Master plan presentato da Enac alla commissione Via del ministero dell'Ambiente.
Il testo parla espressamente di "soggetto terzo pubblico con esperienza" e i due aggettivi "terzo" e "pubblico" potrebbero costringere Enac e Toscana Aeroporti a guardare fuori dai confini nazionali. Lo studio sul rischio di incidenti aerei dovrà tenere conto della monodirezionalità della nuova pista del Vespucci e dei volumi di traffico previsti dallo stesso Master plan. Attraverso modelli di calcolo dovranno essere quantificati i possibili rischi per la salute umana e per l'ambiente con stima dei danni materiali attesi nelle varie zone di rischio. La prescrizione specifica anche che laddove il rischio di perdita di vite umane superi una determinata soglia, lo studio dovrà indicare le misure che Enac e Toscana Aeroporti dovranno attuare per eliminare il danno, compreso lo spostamento dell'elemento preesistente che rende il rischio oltre il limite. Ed è qui che entra in scena la Toscochimica. Il parere Via non cita espressamente l'azienda pratese ma il riferimento è sottointeso laddove si parla di Direttiva Seveso. Lo stabilimento si trova lungo l'Asse delle Industrie, vicino a Santa Maria a Colonica. Dista circa 6 km dall'aeroporto proprio lungo la direttrice della nuova pista che essendo monodirezionale prevede decolli e atterraggi sullo stesso versante. La commissione Via chiede di definire idonee procedure di sicurezza incluo l'adattamento delle rotte aeree e l'eventuale divieto di sorvolo o le specifiche modalità di sorvolo degli stabilimenti a rischio incidente rilevante. Ora, se è possibile spostare la rotta dei decolli di qualche centinaio di metri per allontanarsi dalla Toscochimica, appare più che mai complesso ipotizzare che in fase di atterraggio, a così pochi metri dalla pista, l'aereo possa avere un andamento a zig zag. Impossibilità tecnica legata anche all'allacciamento al sistema radar ILS che dovrebbe avvenire quando gli aerei non sono ancora arrivata sui cieli pratesi. Due le alternative: far spostare la Toscochimica o assumersi la responsabilità di eventuali catastrofi aeree.