Conoscere la Montemurlo di oggi per darle una nuova identità futura. E' l'obiettivo dell'iniziativa “Memorie del futuro " realizzata dal gruppo di associazioni “LaGualchiera” nell'ambito del “Progetto Prato della Regione Toscana”. Attraverso 80 interviste a cittadini di tutte le età, è stata effettuata una sorta d' indagine sociologica sui cambiamenti che sono intercorsi negli ultimi 50 anni nel tessuto economico e urbano di Montemurlo che da periferia di Prato aspira ad avere una propria identità. “Un tempo l'integrazione si faceva legandosi a fattori identitari forti, come ad esempio la religione. Oggi a Montemurlo vivono persone provenienti da tutto il mondo e ciò che dovrà unire i nuovi montemurlesi sarà il territorio. Una Montemurlo che vedrà sempre più partecipi i cittadini, che saranno chiamati a dare la loro visione di futuro. A settembre, ad esempio, inizierà il processo partecipativo legato al pg1 e questo sarà solo il primo passo verso un territorio che unisce”.
Dalle interviste emerge la macanza di un centro urbano e di punti di ritrovo serali che favoriscano l'aggregazione sociale. “Se mettiamo insieme le oltre ottanta interviste che abbiamo fatto a persone di tutte le età, si compone una storia che dal passato arriva fino al futuro, ai desideri, alle aspirazioni dei giovani.- spiega Simone Cinelli- Il lavoro ci è servito per capire le criticità di un territorio cresciuto freneticamente a partire dagli anni Settanta come periferia di Prato e deciso oggi a darsi un'identità propria. Abbiamo notato che in generale c'è un'ignoranza diffusa delle risorse del territorio. – continua Cinelli – I montemurlesi continuano a far riferimento al loro piccolo gruppo d'appartenenza, ignorando molto spesso cosa si muove a pochi passi da casa loro. Ecco che c'è il gruppo di quelli che vivono a Fornacelle, piuttosto che quello di Bagnolo o di Oste. Un percorso che richiede un salto di qualità per stabilire un'identità territoriale maggiormente condivisa”.
Il documentario, raccolto in una pubblicazione multimediale che ripercorre le 80 interviste ai montemurlesi, sarà presentato domani sera alle 21 in piazza della Libertà.
“Dal progetto arriva un messaggio di speranza: Montemurlo è una città che pensa positivo e che, nonostante lo sviluppo frenetico e la forte immigrazione, fa integrazione e ha voglia di crescere”.
