Meccanotessile: cala la produzione nel primo trimestre, ma nel secondo ottimismo per gli ordini esteri
Secondo i dati del centro studi Ctn la flessione è di - 1,1% rispetto allo scorso anno. Domani a Milano si apre Itma: sono 29 le aziende pratesi produttrici di macchine tessile che esporranno a cui si aggiungono altre 18 appartenenti a settori contigui
Dopo un 2022 con una crescita della produzione del +6,6% e un valore delle esportazioni stabile a 93 milioni di euro (-2% sul 2021), nel primo trimestre del 2023 il meccanotessile segna un cedimento della produzione dell' 1,1%, rispetto allo scorso anno.
A dirlo il centro studi di Confindustria Toscana Nord alla vigilia dell'apertura di Itma a Milano che, però, spiega così la la flessione : "è probabilmente legata proprio all'imminenza della fiera , con le sue aspettative di novità che hanno posticipato l'attenzione dei potenziali acquirenti".
A stemperare ulteriormente il dato le previsioni per gli ordini dall'estero nel trimestre in corso: il saldo fra ottimisti e pessimisti segna infatti +34,8. Nell'export la maggior quota spetta ai mercati dei paesi europei, soprattutto extra UE, che da soli valgono il 40% del totale; a seguire, pressoché equivalenti intorno al 28%, America e Asia. Il singolo paese di maggior rilevanza come mercato di sbocco del meccanotessile pratese sono gli Stati Uniti (13% del totale); a seguire la Turchia (7,9%), l'India (6,7%), la Cina (4,9%) e la Russia (4,8%), quindi Francia, Brasile e Pakistan (questi ultimi uguali o di poco superiori al 4%) (dati sull'export: elaborazioni Centro Studi CTN su dati Coeweb, anno 2022).
Le imprese produttrici finali di macchine per l'industria tessile del distretto pratese sono 30 per un totale di 500 addetti; il fatturato aggregato ammontava nel 2021 (ultimo anno di cui si dispone del dato solido) a 145 milioni di euro. Ai produttori veri e propri si aggiungono altre 60 officine con 230 occupati ulteriori: per lo più imprese artigiane, che comprendono sia piccoli produttori di componentistica che riparatori specializzati. Il settore, fortemente innovativo, si avvale in alcune fasi della produzione della collaborazione di aziende dell'elettronica e del terziario avanzato, oltre che della meccanica generale e di altri settori manifatturieri. Le macchine per finissaggio, filatura, torcitura, produzione di tessuti non tessuti sono i principali comparti della produzione meccanotessile del distretto pratese. All'edizione italiana di Itma partecipano 29 imprese meccanotessili espositrici - per lo più finali ma anche produttrici di componentistica specifica per il settore - con sede nel distretto pratese, cui si sommano altre 18 imprese anch'esse presenti in fiera perché appartenenti a settori contigui come il tessile o comunque legati al meccanotessile, dalla meccanica generale alla plastica, dalla chimica alla consulenza informatica e tecnologica.
"Il futuro potrà portare opportunità interessanti al nostro settore - spiega coordinatore del gruppo Meccanotessile della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord Massimo Becheri -. L'evoluzione che sta vivendo il tessile è alimentata anche dal meccanotessile e a sua volta ne stimola lo sviluppo. Un tema su tutti: quello della sostenibilità. Su questo piano si è già fatto moltissimo nella progettazione delle macchine, sia sul piano dell'ottimizzazione dei consumi energetici sia come proposte per il riciclo dei materiali: ma la ricerca continua e porterà a nuovi risultati. "
Dopo aver sperimentato un crollo dei ricavi del -17% nel 2020, il settore ha recuperato fino a superare nel 2021 il picco pre-covid (2017) con un aumento del fatturato del 35% sul 2020. Circa tre quarti delle imprese più strutturate hanno superato i livelli 2019, in media di dieci punti percentuali; le esportazioni sono cresciute fino a 95 milioni di euro. Il settore è fortemente internazionalizzato; il peso medio annuo dei mercati esteri sul fatturato totale oscilla, in linea generale, tra il 60% e il 70%, con punte aziendali del 95%-100%.